Il numero uno Sinner è un Sinner diverso. Lo si vede in tribuna a tifare la fidanzata e, in un’intervista al Times, si è concesso di rivelare qualche dettaglio della sua vita privata
foto Ray Giubilo
La vetta del ranking sembra aver portato in dote a Jannik Sinner anche una maggior disponibilità nel confidare ai media qualche sprazzo di vita privata.
E’ già capitato con le esternazioni sulla fidanzata Anna Kalinskaya, che ieri, durante il suo primo match a Wimbledon, ha seguito dalle tribune tentando di confondersi tra il pubblico con felpa scura e cappuccio calato sulla fronte – anche se a poco è servito visto che in più di un’occasione Anna ha rivolto a Jannik parole e sorrisi… love is in the air! -, è successo di nuovo in un’intervista al Times, con le ammissioni di un pianto di delusione dopo le sconfitte dello Us Open 2023 e del recente Roland Garros contro Carlos Alcaraz.
“Ho pianto dopo aver perso contro Carlos agli Us Open. Anche un po’ al Roland Garros. Ci sono momenti in cui provi emozioni che non vuoi esprimere. Nello spogliatoio, quando sei in macchina per un trasferimento, o anche nella stanza d’albergo quando sei da solo. Ma questo significa che ci tieni, che vuoi raggiungere un certo livello”.
Ma la rivalità con Alcaraz, una di quelle che si pensa diventi un blockbuster per i prossimi lustri, è considerata da Jannik un’occasione per migliorarsi, come è accaduto ai Big 3, che dalle loro sfide, dai sorpassi, hanno sempre cercato di trarre vantaggio e stimoli per crescere.
“Quello che posso imparare da loro è come sono migliorati come giocatori, competendo l’uno con l’altro. Rafa è arrivato a un certo punto e Roger faticava a trovare un modo per batterlo. Poi è arrivato Novak… è questo che permette ai tennisti di evolversi e di salire di livello”. Bravo Jannik, come sempre, la direzione è quella giusta!