Sui prati dell’All England Club vige una regola piuttosto inusuale per i tornei dello Slam: un coprifuoco che segna la fine dei match in ogni giornata

Foto Ray Giubilo

Il tempo è finalmente giunto: Wimbledon può finalmente avere inizio. Tutto pronto sui prati dell’All England Club, che per le prossime due settimane ospiterà sui propri campo il meglio del tennis mondiale, tutti a caccia del terzo Slam della stagione. C’è però una regola piuttosto particolare che caratterizza i ‘Championships’ e che spesso può influenzare anche in maniera significativa l’andamento degli incontri: niente tennis giocato dopo le 23, orario entro il quale tutte le partite devono necessariamente terminare indipendentemente da ogni risultato. Una regola piuttosto inusuale e che è stata inserita a partire dal 2009, anno nel quale è stato costruito il tetto sul Campo Centrale. Il coprifuoco viene fatto rispettare in ogni caso, anche in quelle giornate particolarmente condizionate dalla pioggia e indipendentemente dal numero dei match che è necessario recuperare.

La motivazione che sta dietro a questa regola è da ricercarsi nella zona all’interno del quale sorge l’impianto di Wimbledon, che è prettamente residenziale. Ciò vuol dire che nonostante l’importanza dell’evento non è possibile trascurare quelle che sono le necessità di chi abita la zona. Gli organizzatori del torneo su questo sono sempre stati piuttosto chiari, e ogni anno ribadiscono l’importanza di seguire alla lettera questa regola. “Il coprifuoco delle 23:00 è una condizione di pianificazione applicata per bilanciare la considerazione dei residenti locali con la portata di un evento internazionale di tennis che si svolge in una zona residenziale. Altra considerazione chiave è la sfida che riguarda la connettività dei trasporti e del riportare i visitatori a casa in sicurezza“. Questa regola ovviamente condiziona l’andamento del torneo, e in alcuni casi costringe a interrompere i match anche nei momenti meno opportuni. Lo scorso anno Laslo Djere è riuscito nell’impresa di sconfiggere Maxime Cressy e il coprifuoco allo stesso tempo, terminando il match alle 22:58.

Tra tutti i tornei dello Slam, Wimbledon è l’unico a inserire una regola di questo tipo e a non prevedere alcuna sessione serale, con l’impossibilità quindi di vedere match terminare nel cuore della notte. Non è poi così lontana nel tempo la sfida tra Novak Djokovic e Lorenzo Musetti al Roland Garros terminata alle tre di notte, anche se il record appartiene ad Andy Murray che lo scorso anno a Melbourne terminò il match contro Thanasi Kokkinakis alle 4.05 del mattino.