In un’intervista pubblicata sull’Equipe il numero uno si racconta tra il suo rapporto con i Social e la volontà di di farsi conoscere anche per i valori che possiede

Foto X/JannikSinner

Jannik Sinner è l’uomo del momento, in Italia ma anche nel resto del mondo. Dopo essere diventato numero uno al mondo, l’azzurro è stato travolto da una popolarità ancora più grande rispetto al passato. Questo però non lo ha cambiato nel profondo, e non perde occasione per rimarcare quelli che per lui sono i valori fondamentali. In un’intervista pubblicata sull’Equipe – realizzata durante il torneo di Indian Wells ma pubblicata solamente oggi – Sinner si racconta a 360°. “Non mi interessa essere celebre. Che io abbia decine o milioni di follower, avrò sempre vicino la mia famiglia e le persone che mi vogliono bene, i miei amici che mi conoscono da quando ero bambino. A loro sarò fedele sempre. Di tutto il resto si può fare anche a meno

Un altro passaggio interessante riguarda la volontà di essere un punto di riferimento e fonte d’ispirazione per i più giovani. “Spero che la gente non mi veda solo attraverso i miei risultati sportivi, ma anche attraverso quello che trasmetto come persona – ha sottolineato -. Anzi questo aspetto è ancora più importante. Essere conosciuto solo per essere conosciuto non mi interessa. Mi piace essere una fonte di ispirazione, spingere sempre più bambini a prendere in mano una racchetta e giocare. Più bambini giocano, meglio sarà per il futuro del tennis italiano“. E poi un consiglio ai più giovani, spesso troppo legati al mondo Social: “Non c’è la vita vera lì”.

Infine un paio di domande vertono sull’incredibile crescita che Sinner ha avuto a partire dallo scorso settembre, al termine degli U.S. Open che lo avevano visto uscire sconfitto per mano di Zverev. Un percorso che si basa sul binomio corpo-mente, senza il quale è impossibile riuscire a competere ad alti livelli in maniera continua. Quando ho cominciato a conoscermi meglio, a capire come funzionava il mio cervello, ho iniziato anche a sentirmi meglio in campo – ha detto -. Naturalmente ci sono sempre momenti difficili da affrontare ma non devi mai dimenticare una cos: di fronte hai un avversario che ti osserva. Se gli dai delle informazioni, possono aiutarlo ad alzare il suo livello di gioco.” E poi un breve passaggio sui miglioramenti sul piano tecnico. “Uno dei miei principali miglioramenti – ha concluso – sta nella capacità di andare a rete, nel come riuscire a finire più spesso il punto con una volée. Questo ha fatto una differenza enorme nel mio gioco e nella mia convinzione“.