Carlos Alcaraz è fermo al successo ottenuto a Wimbledon la scorsa estate in termini di titoli conquistati, reduce dalla sconfitta ai quarti di finale agli ultimi Australian Open. Secondo l’ex giocatore Andy Roddick il problema potrebbe essere il servizio, che vede addirittura peggiorato
La vittoria su Novak Djokovic nel tempio di Wimbledon, al termine di un quinto set giocato a un livello altissimo. Carlos Alcaraz era pronto alla definitiva consacrazione la scorsa estate, ma da quel momento non ha trionfato in nessuno degli otto tornei disputati. Negli ultimi Australian Open si è fermato ai quarti di finale sconfitto da Alexander Zverev, al termine di un match giocato solo a partire dal terzo set. Un’idea su quale aspetto potrebbe ancora migliorare il numero due del mondo l’ha espressa Andy Roddick, ex tennista, all’interno del suo podcast “Served with Andy Roddick“.
“Non penso che andrà tutto liscio per Carlos nelle prossime settimane, anche se i tornei che si stanno avvicinando si disputano su una buona superficie per lui perché la palla salta molto e lo aiuta con il servizio in kick. Ma è proprio la battuta il suo principale problema oggi.” L’americano è poi entrato nel dettaglio, spiegando dal punto di vista tecnico quali sono gli aspetti più critici. “Credo sia l’unica cosa che non è migliorata negli ultimi anni, forse è anche peggiorato. Ricordo di averlo visto un paio di anni fa a Miami e serviva a 135 miglia, ora è sotto alle 127. Ma non è solo una questione di velocità, penso che non abbia un movimento corretto. Ci sono quei giocatori come Federer che possono servire anche a 118 miglia ma la palla scivola via e sulla tua racchetta in risposta non la prendi bene.”
Il problema principale secondo Roddick è proprio la prevedibilità del servizio dello spagnolo, a eccezione del servizio in kick. “Alcaraz se non serve quel kick che fa alzare la palla e ti allontana, che ti butta fuori, ha una battuta che i ribattitori riescono a gestire e non vanno in difficoltà. Devi cercare altri effetti, lui ama imporre il suo tennis ma deve essere più bravo con la prima palla“.