Borna Coric, dopo la semifinale vinta in due set contro Cameron Norrie nel Masters 1000 di Cincinnati, ha spiegato in conferenza stampa qual è stato il segreto che l’ha riportato nell’élite del tennis mondiale: semplicemente tanto, tanto lavoro.

Lorenzo Musetti, Rafael Nadal, Roberto Bautista Agut, Felix Auger-Aliassime e Cameron Norrie: questi sono i tennisti – tutti Top 30, quattro Top 20, due Top 10 – sconfitti da Borna Coric per raggiungere l’atto conclusivo nel Masters 1000 di Cincinnati, la seconda finale in tornei di questo livello dopo quella persa a Shanghai 2018 contro Novak Djokovic. Il tutto in una stagione in cui, reduce dal brutto infortunio alla spalla che l’ha tenuto fuori per oltre un anno e mezzo, l’ex numero 12 del mondo stava faticando a ritrovare il suo ritmo e aveva vinto solo 4 delle 12 partite disputate nel circuito maggiore. Il croato, dopo la semifinale vinta in due set ai danni di Norrie, ha allora spiegato in conferenza stampa qual è stato il segreto che l’ha riportato nell’élite del tennis mondiale: semplicemente tanto, tanto lavoro.

“Trovo il mio livello quando riesco ad allenarmi come vorrei, è l’unica spiegazione a quello che sta accadendo in questi giorni. Ho lavorato molto duramente in questi ultimi sei mesi perché volevo seriamente tornare in alto dopo l’infortunio. Ero consapevole che dovevo sforzarmi tre volte più duramente di prima ed è quello che ho fatto. Ero molto concentrato anche quando perdevo e non riuscivo ad esprimermi al meglio, perché sapevo che, prima o poi, i sacrifici sarebbero stati ripagati. Penso che ognuno sia artefice del proprio destino, ed è grazie a tutti i miei sforzi se adesso mi trovo qui”.