Le parole da parte di Sonego dopo il bellissimo successo contro Ugo Humbert al primo turno del Roland Garros
PARIGI – «Sono molto contento. Sono stato aggressivo il giusto, ho sempre cercato di avere in mano il gioco, cosa che con Humbert è fondamentale. Lo avevo battuto qui un anno fa ma lui è molto migliorato, ora è 16 al mondo, mi aveva anche sconfitto a Monte Carlo. Insomma, questa vittoria mi rende orgoglioso». Dopo una prima parte di stagione un po’ così – ha passato due turni in torneo solo nel recente Challenger di Torino – la vittoria in quattro set sulla testa di serie numero 17 del Roland Garros ci restituisce un Lorenzo Sonego finalmente un po’ più sereno, malgrado il tormento di una tosse fastidiosa. Sono stati mesi molto particolari per il ventinovenne torinese, con il divorzio da Gipo Arbino che non può essere stato senza conseguenze. «Si, ho avuto dei risultati altalenanti – risponde Sonego – ma non ho mai avuto ripensamenti sulla mia scelta. Certo, sul piano umano dopo anni di frequentazione con Gipo, non vederlo più tutti i giorni, a livello umano mi ha fatto pensare, però ho grande fiducia nel lavoro di Colangelo e del mio nuovo staff. C’è una bella atmosfera, ci tengono molto a me e questa è la cosa più importante. Stiamo lavorando su tanti aspetti, curiamo molto il gioco e la tattica, cerchiamo di impostare un atteggiamento più aggressivo. Non devo guardare la classifica (Lorenzo occupa attualmente la 49ª posizione nel ranking, ndc) ma seguire i loro consigli, e adesso mi sento più tranquillo».
Al Roland Garros Lorenzo è arrivato due volte negli ottavi di finale e nel 2023 battè Rublev dopo una battaglia di cinque set prima di arrendersi a Khachanov. Quanto è lontano il Sonego di oggi da quel guerriero? «Non è facile dirlo, ma io voglio guardare avanti, non indietro. Le cose possono cambiare rapidamente, come le stesse condizioni a Parigi. I campi sono molto più lenti rispetto a un anno fa, bisogna adattarsi e dare un seguito alla mia prova di oggi». Ecco, nel secondo turno ci sarà una delicata controprova contro Zhizhen Zhang, il potente cinese che i quarti di finale a Roma hanno proiettato al 44º posto del ranking, suo nuovo record. Un solo precedente, vinto da Zhang un anno fa sull’erba di Eastbourne. «Anche a lui piace essere aggressivo, è un giocatore forte, dal gran servizio – l’analisi di Sonego – sicuramente in forma. Non dovrò farlo entrare in campo e cercare di dominare io il gioco. Domani lavoreremo su questo».