Darderi riesce a fare partita quasi alla pari per un set con il tedesco, che vince il tie-break e poi gioca decisamente più in scioltezza nel secondo set
Termina al terzo turno la favola di Luciano Darderi agli Internazionali d’Italia, troppo più forte Alexander Zverev che si è imposto con il punteggio di 7-6(3), 6-2 in poco meno di due ore di gioco. Benissimo per intensità in avvio l’italo-argentino che però arrivato al tie-break ha pagato la minore esperienza e una maggiore capacità dell’avversario di adattarsi alle condizioni della partita. Darderi saluta il Foro Italico in top 50 virtuale e con tanta esperienza messa nelle gambe, questa sconfitta non deve certamente cancellare il percorso che ha fatto per arrivare fino a questo momento
Inizia con autorità Darderi che pare non aver sofferto la pressione dell’affrontare un primi dieci del mondo per la prima volta in carriera, tenendo agilmente il servizio nei due primi turni di battuta. Il primo momento di difficoltà è nel corso del quinto gioco, quando l’italo-argentino ha dovuto annullare la prima palla break del match e lo ha fatto nel migliore dei modi grazie al servizio. Zverev riesce ad essere maggiormente pericoloso quando ha tanto campo a disposizione e riesce bene a spingere, e in questo Darderi deve essere bravo a fornire soluzioni sempre differenti e variare con continuità il servizio. Il sostanziale equilibrio che non ha portato ulteriori emozioni – se non un game sofferto per l’azzurro dove era avanti 40-15 e si è rifugiato nei vantaggi – si risolve in maniera naturale con il tie-break. La migliore capacità di resa al servizio e il far giocare sempre uno scambio in più a Darderi è la strategia giusta messa in campo dal tedesco, che conquista il parziale per sette punti a quattro grazie a due mini-break e che hanno reso vano il tentativo di rimonta dell’azzurro sul 5-1.
La sconfitta nel tie-break pesa sull’avvio del secondo parziale da parte di Darderi, che cede per la prima volta il servizio nel corso del quarto gioco dopo un paio di errori di troppo con il dritto che valgono il 3-1 per il tedesco. Avanti di un set e di un break di vantaggio, il tedesco riesce a giocare con ancora più convinzione e con una prima di servizio che viaggia su una media di 211 km/h che non consente al tennista azzurro neanche di pensare di avvicinarsi.