Come noto, è giunta oggi la notizia ufficiale che Novak Djokovic, a causa delle politiche di frontiera statunitensi, non potrà partecipare agli US Open. Casper Ruud non l’ha presa affatto bene e lo ha fatto sapere ai microfoni di Eurosport, affermando di essere estremamente dispiaciuto di non poterlo veder giocare a New York

Come noto, è giunta oggi la notizia ufficiale che Novak Djokovic, a causa delle politiche di frontiera statunitensi, non potrà partecipare agli US Open. Casper Ruud non l’ha presa affatto bene e lo ha fatto sapere ai microfoni di Eurosport. Il norvegese ha ribadito come, secondo il suo punto di vista, la decisione di non permettere al serbo di volare negli Stati Uniti sia l’ennesimo esempio di come politica e sport interferiscano creando spesso cattivi risultati. Djokovic, infatti, avrebbe potuto tranquillamente volare negli States con un’esenzione al vaccino, qualora le autorità avessero ritenuto la sua presenza importante nell’interesse economico e mediatico della nazione, provvedimento che, secondo Ruud, sarebbe stato giustissimo, considerando che il fresco campione di Wimbledon non sarebbe certo stato un pericolo per la salute pubblica americana.

“Il tennis è uno sport individuale – ha affermato il finalista del Roland Garros –, quindi è giusto che gli atleti debbano prima di tutto pensare al proprio corpo, non credo ci siano molti dubbi al riguardo. Penso sia triste che la politica impedisca ai non vaccinati e a Djokovic di non giocare tornei di questa importanza. Novak sta lottando insieme a Nadal per il trono di tennista più vincente della storia a livello Slam e non solo, sta scrivendo la storia del nostro sport. Penso che, nonostante le regole di frontiera, Novak avrebbe potuto benissimo avere un’esenzione, perché è nell’interesse degli Stati Uniti la sua partecipazione agli US Open. Ha vinto tante volte qui e la sua presenza richiama sempre tantissimi tifosi. Averlo qui sarebbe stato sicuramente positivo per l’intera nazione: immaginate quanto sarebbe stata epica una finale tra Djokovic e Nadal, considerando cosa avrebbe voluto dire per tutto il mondo del tennis. Certo, egoisticamente direi che è positivo che lui non sia qui, ma da collega sono molto dispiaciuto. Questo è un caso molto speciale di interferenza tra politica e sport, il che sarebbe assolutamente da evitare, dato che non porta mai a nulla di buono. Quest’anno stanno facendo tutto il possibile immaginabile contro di lui, ha anche vinto Wimbledon senza punti in palio. E, inolte, non lo considero certo un pericolo per la salute pubblica“.