Le parole del numero uno azzurro dopo l’esordio vincente a Miami contro Vavassori e un pensiero alla sconfitta della scorsa settimana con Alcaraz
Dopo la sconfitta subita ad Indian Wells nella semifinale con Carlos Alcaraz, Jannik Sinner è riuscito immediatamente a voltare pagina conquistando una bella vittoria all’esordio di Miami nel derby con Andrea Vavassori: “Non sono molto bravo con i numeri, ma contro un avversario come lui è sempre difficile, innanzitutto perché non avevo ben chiaro cosa aspettarmi in campo – ha commentato sul match Jannik in conferenza stampa –. Lo conosco molto personalmente, ma quando si è trattato di affrontarlo non avevo molte informazioni, quindi ho disputato una partita molto attenta. Serve bene e sa coprire la rete magistralmente, motivo per cui è un così bravo giocatore di doppio e sta avendo una carriera così buona. Da parte mia sono contento della vittoria, gli auguro il meglio per il futuro“.
Sulle differenze tra Indian Wells e Miami: “Ci sono molte differenze, basta vedere ciò che accade in entrambi i tornei. Contro Vavassori è stata una grande partita per me, quindi vedremo cosa succederà nei prossimi match“.
Proprio sulla capacità di superare le sconfitte, il numero uno azzurro ha spiegato: “Quando perdo la prendo con calma, sono consapevole che il tennis è un gioco dove a volte vinci e altre volte perdi, questo non si può cambiare. L’importante è dare il 100% ogni volta che puoi e assumere un atteggiamento adeguato in campo, perché il resto non sarà quasi mai sotto il tuo controllo, è impossibile controllare se il tuo avversario farà bene quel giorno oppure no. Nel mio caso cerco sempre di dare il massimo, tutto qui. Finora la stagione è stata fantastica, ho vinto due titoli e la settimana scorsa ho raggiunto le semifinali a Indian Wells, i risultati sono favolosi, ma sto lavorando per continuare a migliorare, questo è il mio obiettivo principale“.
Infine, anche un commento sul ritorno in campo di Berrettini: “Mi ha aiutato tantissimo nella mia carriera e ora provo ad aiutare lui allo stesso modo, so che ha attraversato una fase molto complicata della sua vita. È una gioia vederlo di nuovo in campo, sorridere di nuovo, divertirsi di nuovo giocando a tennis, è la vittoria più grande per tutti noi: è in salute e ha l’opportunità di entrare in un campo da tennis per competere. Sappiamo anche che il tennis non è tutto in questa vita, anche se è qui che ogni settimana cerchiamo di dare il meglio di noi, ma arriverà un giorno in cui tutto questo finirà. Ancora non ci penso, ho solo 22 anni, quindi il mio desiderio è godermi tutto questo viaggio“.