La giocatrice toscana dà battaglia, ma si arrende in tre set all’americana, autrice di una prestazione solida e continua
Jasmine Paolini non ce l’ha fatta al terzo turno del WTA 1000 di Miami: l’azzurra affrontava una delle giocatrici più in forma del momento, Emma Navarro, e non è riuscita a ribaltare il risultato dopo una bella reazione nel secondo set. La statunitense vince con il punteggio di 6-2 3-6 6-0 in un’ora e 51 minuti, colpendo soprattutto per l’atteggiamento: ha saputo resettare alla grande dopo ogni momento difficile del match. Navarro che affronterà agli ottavi una tra Fernandez e Pegula.
Il primo set è dominato dalla tennista americana: Navarro è sempre molto aggressiva appena Paolini serve una seconda di servizio, anticipa molto stando vicino al campo e non permette all’azzurra di prendere il comando degli scambi. La toscana perde il servizio per la prima volta sull’1-1 con un paio di errori di dritto e subisce un altro break sul 2-4 presa dalla fretta di dover chiudere lo scambio, imposta da un avversaria che impone una velocità di crociera superiore rispetto a quella dell’attuale numero 14 del mondo.
Anche il secondo set non comincia nel migliore dei modi con altri errori di dritto da parte di Paolini: l’azzurra perde subito il servizio, ma stavolta ha la forza di reagire e di rientrare subito sul 2-2, riuscendo finalmente ad essere più aggressiva e meno passiva nello scambio. Un break che è sinonimo di svolta per la giocatrice italiana, che punto dopo punto comincia a colpire la palla sempre meglio e piazza un altro break. Paolini non fa una piega nemmeno quando perde il servizio sul 4-2, riparte subito e strappa ancora il servizio alla sua avversaria, riesce a vincere un game combattuto sul 5-3 e vince così il secondo set, portando tutto al parziale decisivo.
Navarro è molto brava a leggere il momento della partita e a partire forte nel terzo, trovando subito il break nel secondo gioco con una stop volley vincente e un punto ben comandato. L’americana ha saputo annullare anche due palle del contro-break subito dopo con due progressioni di dritto. La numero 20 del mondo comprende il momento negativo di Paolini e continua a spingere come un treno, prendendosi i punti di forza e non attendendo i regali dall’altra parte della rete: arriva così il doppio break che ammazza definitivamente il match. Il vantaggio nel punteggio permette alla newyorkese di giocare con più libertà e di diventare pressoché incontenibile.