Altro primo set non semplice per il numero 3 del mondo, che una volta preso il vantaggio diventa incontenibile: in semifinale uno tra Jarry e Medvedev.
Sempre più grande Jannik Sinner: non sta sicuramente esprimendo il suo miglior tennis in questo Masters 1000 di Miami, ma riesce comunque a gestire al meglio i momenti decisivi, a lottare con umiltà quando serve e a piegare a sé le partite. L’altoatesino vince 6-4 6-2 contro Tomas Machac in un’ora e 31 di gioco per approdare in semifinale in Florida per la terza volta in carriera laddove affronterà uno tra Daniil Medvedev e Nicolas Jarry che si affronteranno nella notte italiana.
Machac paga un po’ di emozione e nel primo game commette due errori non da lui, perdendo subito il servizio. Velocemente però il ceco riesce a ritrovare una buona solidità, aiutato anche da qualche imprecisione di Sinner che conferma il trend degli scorsi giorni: non pienamente centrato, non continuo e non a suo agio in risposta. Il ceco annulla due chance di break anche sul 2-2 con due buone prime, nonostante un passante a una mano di rovescio pazzesco del numero 3 del mondo. Il break per Jannik arriva sul 3-3, con un paio di errori millimetrici del ceco con il lungolinea di dritto e di rovescio, legati alla spinta incessante del tennista italiano. Il break in questa circostanza è consolidato e il primo set è vinto con il punteggio di 6-4, cominciando a comandare con insistenza gli scambi.
Il secondo set comincia subito con due palle break concesse da Machac, ma ancora ben annullate con due discese a rete e con aggressività e coraggio. Il break per Sinner arriva nel turno di risposta successivo, spingendo sempre il ceco a tirare troppo la corda e a prendersi rischi eccessivi. L’intensità si alza sempre di più da parte di Sinner e il numero 60 del mondo non sa più come sfondare o come fare il punto: arriva così il doppio break. Il praghese perde tutto il brio e la spavalderia che aveva mostrato a inizio partita e si arrende perdendo il secondo set 6-2, concludendo comunque il miglior torneo della sua carriera ed entrando per la prima volta tra i primi 50 del mondo. Sinner chiude con appena 13 gratuiti contro i 31 del suo avversario, segno di quanti rischi si sia dovuto prendere il ceco per stare dietro al ritmo imposto dall’azzurro.