Nell’intervista rilasciata a Vogue, il campione azzurro ha ancora una volta espresso tutta la sua volontà di arrivare al 100% all’appuntamento con i Giochi Olimpici di Parigi

A pochi giorni dalla vittoria conquistata al Miami Open, la rivista Vogue ha pubblicato l’intervista a Jannik Sinner realizzata in occasione dello shooting fotografico che ha avuto luogo nella casa da lui affittata nella Coachella Valley, quando il campione azzurro era impegnato nel torneo di Indian Wells.

Ho scelto il tennis perché è uno sport in cui si possono commettere errori. Puoi perdere punti, ma puoi comunque vincere la partita – ha rivelato Jannik, da questo lunedì salito al numero 2 del ranking mondiale, che è tornato a parlare dei suoi inizi con la racchetta -. Quando ero più giovane, vincevo spesso nello sci, mentre nel tennis non succedeva mai. Poi, a poco a poco, ho iniziato a perdere nello sci, perché fisicamente non ero pronto a competere. Ero troppo magro e tutto il resto. Il motivo per cui alla fine ho scelto il tennis è che in questo sport si possono commettere errori. Puoi perdere punti, ma puoi comunque vincere la partita. Nello sci, se fai un errore, un grosso errore, non hai alcuna possibilità di vincere“.

Sulle sconfitte e sull’amore dei tifosi italiani: “La sconfitta con Alcaraz agli US Open 2022 è stato un momento difficile per me, dal punto di vista psicologico, perché sentivo che mi stavo avvicinando all’obiettivo. Da quel momento, ho iniziato a lavorare su me stesso, sulla parte psicologica. Vedere la gente felice mi rende felice. In Italia, abbiamo una grande tradizione sportiva, e ora la gente comincia a giocare un po’ di più a tennis“.

Jannik ha poi fissato gli obiettivi per questa stagione: “Finora il 2024 è stato quasi perfetto. Voglio dire, non mi sarei mai aspettato che fosse così all’inizio dell’anno, ma è quello che è successo. Adesso sto semplicemente vivendo il momento. Ho dimenticato il passato e vediamo cosa posso ottenere nella stagione sulla terra battuta. L’obiettivo è cercare di essere il più competitivo possibile in tutti gli Slam, ma soprattutto alle Olimpiadi“.