Intervistato dalla Stampa, il tennista vercellese ha raccontato la sua nuova vita dopo l’incidente stradale di tre anni fa in cui rischiò di morire

Il 16 settembre del 2021 il tennista vercellese Erik Crepaldi rimaneva coinvolto in un terribile incidente stradale. Uno schianto che avrebbe cambiato per sempre la sua vita e la sua carriera. Oggi, a 33 anni, dopo il coma e una ripresa velocissima, Erik ha deciso di ripartire ancora una volta con la racchetta in mano. Non più da giocatore professionista, di numero 287 il suo best ranking ATP, ma da allenatore di nuovi talenti.

“Ho un buco di 18 giorni: il frontale mi ha messo davvero in pericolo di vita – ricorda Erik nell’intervista rilasciata alla Stampa -. Non smetterò mai di ringraziare il dottor Giovanni Orlandi, il neurologo che mi ha accompagnato lungo tutto il percorso“.

La nuova vita di Crepaldi è ripartita dalla MXP Academy: “Da un anno sono in pianta stabile a Milano: la MXP Academy ha sede nell’immensa struttura sportiva del Quanta Club. Un posto pazzesco, una cittadella dello sport di oltre 60. 000 metri quadrati con 16 campi da tennis e 8 da padel. In questi giorni sto accompagnando un forte quattordicenne al Super Next Gen, a Valenza come tap. Ogni mese che passa la mia gavetta migliora e io voglio mettermi in gioco. Questo nuovo ruolo mi gasa tantissimo. Il tennis di oggi, specialmente se rivolto a ragazzini, non è solo un mix di tecnica e tattica. Dobbiamo ascoltarli, capirli e aiutarli nel percorso di crescita e maturazione. Sto cercando di rubare quanti più trucchi del mestiere da colleghi che hanno più esperienza di me: dobbiamo insegnare ai nostri giovani allievi a relazionarsi con l’errore e con le sconfitte. Se si capisce il problema scatenante poi, a cascata, tutto può diventare più agevole. Ringrazierò sempre la mia compagna Federica e la mia famiglia per il supporto che mi hanno sempre garantito. Un terzo maestro in famiglia ci voleva dopo papà e Maurizio“.