Ancora una vittoria in rimonta per Sara Errani nel WTA 250 di Bogota che vale una semifinale dopo sette anni e il rientro tra le prime cento giocatrici del mondo

Sara Errani conquista la semifinale del WTA 250 di Bogota al termine di un’altra incredibile maratona. Superata la rumena Irina Bara con il punteggio di 4-6, 6-2, 6-3 dopo due ore e quarantacinque minuti di partita. Una partita all’insegna dell’imprevedibilità con un totale di 43 palle break complessive tra le due giocatrici, complice anche le difficili condizioni di gioco in virtù dell’altura ma anche del vento che ha condizionato i turni di servizio delle giocatrici. La maggiore esperienza e la capacità di giocare vicino alla rete hanno fatto in ultimo la differenza in favore della tennista azzurra, che potrà così tornare a giocare una semifinale WTA a sette anni di distanza dall’ultima volta.

Partenza in salita per la Errani che pronti via si è trovata subito sotto 3-0, 30-0: un doppio break in apertura con un parziale di dieci punti a zero e la possibilità per la tennista rumena di allungare subito in avvio. Il set sembra girare in favore della tennista azzurra nel corso del quinto game, quando Bara ha ben cinque possibilità di break per portarsi sul 4-1 – di cui tre consecutive – prontamente annullate da Errani che da quel momento infila un parziale di tre giochi consecutive e si porta sul 4-3 tornando quindi “on serve”. Il quinto e decisivo break del parziale arriva in favore della tennista rumena nel nono gioco, che chiude poi a trenta il successivo turno di battuta e porta a casa un set il cui esito è sempre stato in bilico.

Il secondo set si configura sulla stessa falsa riga del primo con tre break nei primi quattro turni di battuta, che portano la Errani dall’iniziale svantaggio a essere avanti per 3-1. A essere particolarmente efficace per la giocatrice azzurra è la soluzione in back, tanto con il rovescio quanto con il dritto che manda spesso fuori giri l’avversaria. Dopo i continui ribaltamenti di fronte, la partita sembra essere girata con decisione in favore dell’Errani che trova un secondo e decisivo break nel corso dell’ottavo gioco per portarsi al terzo decisivo set. Cresciuto nettamente il rendimento con la prima di servizio che ha portato all’azzurra il 61% dei punti, con una sola seconda giocata nel corso di tutto il set.

Entrati ormai in piena modalità maratona, salta completamente ogni possibile logica di campo e l’unico aspetto a fare la differenza è la voglia di lottare e la capacità di rimanere legati al punteggio. Di tutta risposta sono quattro i break realizzati complessivamente dalle due giocatrici nei primi sei game del set, gli scambi si allungano e gli errori aumentano sensibilmente. La prima a tenere il servizio nella roulette delle palle break è proprio “Sarita” che si porta avanti 4-3 e scarica tutta la pressione sulle spalle dell’avversaria, che infatti alla terza palla break del game subisce un passante che manda Errani a servire per il match. L’ultimo game non regala altre emozioni e dopo quasi tre ore di gioco l’azzurra trionfa al termine di un match incredibile.