Un ragazzo splendido, un futuro davanti, spezzato da una malattia fulminante. Andrea Stucchi nel 2007 affrontava Dimitrov nella finale dei Campionati europei, la grande stagione di Grigor è l’occasione per ricordarci di un destino crudele
La grande stagione che sta vivendo Grigor Dimitrov purtroppo mi ha ricordato una tragedia, quella di un ragazzo romano Andrea Stucchi che perse da Grigor la finale dei campionati under 16 a Mosca in tre tiratissimi set. Tennista molto promettente e ragazzo squisito, una promessa del nostro tennis, 1 e 90 di altezza e il ritratto della salute, fu portato via nel 2011, a soli 20 anni, da una leucemia fulminante. Era nato il 23 marzo del 1991, cresciuto con i maestri Bruno Orecchio e Daniele Baldassarre alla Canottieri Roma, nel 2007 Andrea aveva conquistato a Perugia il titolo italiano under 16, battendo in finale il milanese Alessandro Bega.
Nello stesso anno era stato finalista ai Campionati Europei di Mosca, battuto come accennavo da Dimitrov. Sempre nel 2007 si era aggiudicato il Torneo internazionale di Foligno ed era stato convocato in maglia azzurra, nella squadra guidata dal tecnico Fit Giancarlo Palumbo. Vorrei semplicemente ricordarlo. Riposa in pace, Andrea.