Nel numero dedicato agli Internazionali d’Italia, un ampio approfondimento sul torneo romano, un racconto di Antonio Scurati, interviste ad Adriano Panatta, Tonino Zugarelli, Flavio Cobolli, Jasmine Paolini, e Luca Guadagnino regista dell’adrenalinico Challengers. La copertina di Tanino Liberatore è dedicata a Sinner e al suo “movimento”
Il numero marzo/aprile de Il Tennis Italiano si apre con due magnifici ‘pezzi’ del Premio Strega Antonio Scurati, che coniugano la riscoperta del TC Ravello, con il suo campo ospitato in piazza e frequentato in passato anche da Jacqueline Kennedy e Gianni Agnelli, ad un racconto d’autore che completa magicamente il memoir.
La copertina di questo secondo numero del 2024, disegnata da Tanino Liberatore, è dedicata a Jannik Sinner, lanciato verso la conquista della vetta del tour; al boom del movimento tennistico da lui guidato riserviamo un ampio approfondimento corredato dalle statistiche di Luca Marianantoni che certificano il momento di splendore. Federico Ferrero, commentatore di Sky e firma del Domani, ci racconta la rivalità fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Dal mondo dello spettacolo, il critico cinematografico Steve Della Casa intervista in esclusiva Luca Guadagnino, regista dell’adrenalinico ‘Challengers’, il film sul tennis, già campione di incassi, con protagonista Zendaya, mentre Valeria Solarino ci introduce alla magia del Foro Italico.
Sulla Roma tennistica e no Sandro Veronesi intervista inoltre Adriano Panatta, mentre Tonino Zugarelli si rivela a Lucio Biancatelli. La giovane stella Flavio Cobolli colloquia con Domenico Procacci, e la numero 1 d’Italia Jasmine Paolini con Stefano Semeraro.
Agli Internazionali d’Italia sono dedicati anche pezzi sullo storico impianto del Foro Italico, a firma di Beatrice Manzari, sul ‘magico’ tunnel dei campioni, raccontato da Massimo D’Adamo, e sul presente e il passato del torneo, tratteggiati da Carlo Annovazzi e da Fabio della Vida, figlio del grande Carlo, l’organizzatore che nel dopoguerra fece rinascere la manifestazione.
A parlarci delle ‘regine del Foro’, ovvero delle racchette dei campioni che hanno segnato la storia del torneo, è il nostro esperto Gabriele Medri, con uno dei suoi preziosi excursus che mescolano tecnica e curiosità.
A cavallo fra Roma e Parigi, fra Pierre Barthes e Gianni Agnelli, si collocano poi i ricordi e gli aneddoti dell’ex presidente della Rai ed ex ‘terza categoria’ Paolo Garimberti, grande appassionato e amante dei Gesti Bianchi. Laurent Binet, vincitore di un premio Goncourt giovani, ripercorre per noi la storia del tennis all’ombra della rivalità fra Italia e Francia.
Sulla scia dei tornei di Doha e Indian Wells Claudio Giua e Massimo Grilli ci presentano i giovani più interessanti di questo inizio stagione, a partire da Luca Nardi, capace in California di battere Novak Djokovic, mentre l’ex top ten Emilio Sanchez ci spiega perché non dobbiamo dare per finito il colpo più elegante del tennis, il rovescio a una mano.
Il numero comprende anche le consuete rubriche, in particolare quella in stile graphic novel di Emanuele Rosso che racconta i travagli di un tennista alle prime armi, e la ‘bustina di Minerva’ di Gene Gnocchi.