Siete in tanti
a scrivere e a chiederci consiglio
a cura di Mauro Simoncini
con la consulenza tecnica di Lorenzo Cairoli
(vendotennis.it),
Maria Di Nozzi (La Griffe), Marco Rossani (La Bottega
del Tennis)
CAMBIO RACCHETTA NON PROFICUO
Gent.mo Tecnico, sono un giocatore agonista class. 4.1 ex C1 che predilige
il gioco di tocco senza disdegnare però i cambi di ritmo e il gioco di
volo. L’anno scorso giocavo con una racchetta Head Flexpoint Instinct
appesantita
al cuore e in testa, incordata Babolat Pro Hurricane Tour 26-25kg calibro
1.25, con cui mi trovavo bene. Quest’anno sono passato alla Head Liquidmetal
Extreme (che non mi soddisfa) incordata 25×24 con Tecnifibre Red Code 1.30.
Non riesco ad imprimere alla palla il top spin e la palla è troppo
leggera.
Ho provato svariati tipi di corde e diverse tensioni, ad aggiungere pesi
sia al cuore della racchetta che in testa ma i risultati non sono stati
positivi. Avrebbe qualche consiglio utile da suggerirmi? Devo cambiare
racchetta? Grazie. Franco
Caro Franco, dobbiamo anzitutto chiarire un dubbio: quale modello Head
stai utilizzando? Ci risulta esistere solo un modello Head con questo nome,
vecchio di 2 o 3 anni, la Senior Liquidmetal Extreme. Sarebbe difficile
tuttavia cogliere il passaggio che hai fatto dalla tua Flexpoint Instinct
(un modello cronologicamente successivo). Proviamo allora a ipotizzare
che tu intendessi la Head Microgel Extreme. Come primo accorgimento testerei
monofilamenti dalle caratteristiche diverse o dal calibro più sottile:
Kirschbaum Pro Line 2 o Head Sonic pro (1,25 mm) (magari con tensioni maggiori:
anche 26-27 kg). In secondo luogo (evitando di appesantire con i piombi
il tuo telaio) farei anche un test con gli stessi settaggi di incordatura
con la Head Microgel Extreme ma versione Pro (315 g e dunque più
potente).
Infine proverei a montare alle stesse tensioni di prima delle incordature
ibride, o budello + monofilamento (Wilson Champions Choice o Babolat Vs+Pro
Hurricane Tour) o multifilamento + monofilamento (Wilson Ultimate Duo o
Babolat XCel+Pro Hurricane Tour): dovresti avvertire miglioramenti sia
in termini di potenza e rotazioni (monofilamento) che di sensibilità e
tenuta della tensione (budello o multifilamento).
GIOVANE CERCA RACCHETTA
Salve a tutto lo staff. Vorrei un consiglio sulla racchetta da utilizzare.
Ho 16 anni e gioco da 5 anni per 2 o 3 volte a settimana. Sono alto 1,74
per 60 kg. Il mio colpo preferito è il servizio. A causa della mia
corporatura
brevilinea gioco spesso da fondo e quasi mai a rete. Al momento utilizzo
una Babolat Aero Storm di 326 grammi, ma non penso sia la racchetta giusta
per me. Quale racchetta mi consiglia? Che tipo di corde? A che tensione?
Grazie mille, da un fedele abbonato, Andrea
Carissimo Andrea, per essere diretti nel consiglio dovremmo sapere come
mai non ti soddisfa il tuo attrezzo attuale. La Babolat Aero Storm è un
telaio agonistico (326 g – 98” – bilanciamento 32 cm –
profilo 21 mm)
che dà discreto controllo e buona potenza. Facendo un panorama sommario:
se ti occorresse una racchetta più “facile”, maneggevole e
che renda
meglio nei colpi arrotati da fondo, potresti provare sempre in casa Babolat
la Aeropro Drive di Rafa Nadal – pesa meno (300 g), bilanciamento più
spostato
verso la testa della racchetta e piatto corde leggermente più ampio
(100”).
15 grammi ancora più leggera e confortevole, oltre che
“sbilanciata”
verso la testa (34,5 cm) c’è la Drive Z Tour. Con caratteristiche
simili
alla prima puoi testare anche la Dunlop Aerogel 500 Tour 4D, una Head Microgel
Extreme (anche in versione Pro 15 g più pesante: 315 g) o la Wilson K Pro
Open (300 g – 100” – bilanciamento 32,7 cm). Se ti alleni
regolarmente
e con intensità agonistica proverei a montare dei monofilamenti come il
Babolat Pro Hurricane Tour o il Kirschbaum Super Smash Spiky a 24-25 kg.
Attenzione però, se avvertissi fastidi al braccio meglio deviare sui
multifilamenti:
Babolat XCel (sensibilità e potenza) o Head ETS (per le rotazioni), a
tensioni
di poco inferiori (23-24 kg).
RIPRESA DOPO L’INFORTUNIO
Salve, mi chiamo Davide ho 39 anni, dopo un’assenza di quasi 10 anni dai
campi per una lussazione alla spalla destra, riprendo a giocare con una
Wilson nCourt per stabilire con estrema gioia che la spalla al momento
non mi dà nessun problema. Visto che mi sono "riammalato di
tennis"
vorrei cambiare attrezzo; mi piace giocare sia da fondocampo che a rete.
Ho notato che da fondocampo non ho la potenza che vorrei, soprattutto con
il rovescio in top (sarà anche per via della racchetta), amo i colpi in
topspin. Sarei orientato su una Wilson K Four 105 tensione 23-24, secondo
voi è adatta a me? Che ne pensate della Head Crossbow 6, mi aiuterebbe?
Anche se sembra essere quasi un attrezzo per principianti. Un saluto e
grazie per il lavoro che fate.
Ciao Davide, una lussazione alla spalla non deve compromettere la tua passione
per il tennis! La tua nCourt è una racchetta amatoriale: profilo 22 mm,
peso 264 g e ovale da 100”. Non è decisamente la potenza il suo
pregio,
mentre invece si distingue per maneggevolezza (di primissimo livello, quasi
da record). Le due proposte che ci presenti sono simili tra loro e gradualmente
più distanti dalla tua attuale Wilson: la K Four 105 – piatto corde
più
ampio (105”) pesa 265 g, bilanciata verso la testa (34,5) ma molto
profilata
(dai 24 ai 28 mm) – e la Head Crossbow 6 – peso simile, ma ovale
ancora più grosso (112”), come il profilo (dai 28 ai 31 mm), e
bilanciamento
addirittura 36,5 cm. Di sicuro sono entrambe più generose dal punto di
vista della potenza, resta da valutare come ti troverai quanto a controllo
e sensibilità. Dovremmo avere informazioni più dettagliate sul
tuo livello
di gioco ma se ti sei trovato bene con la tua nCourt potresti orientarti
anche su una Drive Z Tour della Babolat – 285 g, 100” – o su una
Wilson
K Zen – 300 g, profilata 26 mm, ovale 103” – ottimi compromessi tra
agonistiche
e amatoriali. Se il peso della K Zen è eccessivo c’è anche
la versione
Team (270 g).
DOLORINO ALLA SPALLA
Gentile esperto, sono un giocatore con classifica FIT 4.2, gioco regolarmente
due volte alla settimana con racchetta Babolat Pure Drive Cortex 300gr
incordata con Wilson Sensation 1,30mm a 25/24 kg. Gioco a tutto campo,
diritto (colpo migliore) in top, rovescio anche slice, buona prima palla,
gioco di volo in linea con la classifica. Ho avuto qualche problema (non
grave) di epitrocleite in passato e con la attuale racchetta (ottima) se
mi capita di giocare per più giorni sento un forte affaticamento
soprattutto
alla spalla. Ho provato, per avere maggiore comfort, la nuova serie Kinetic
(ki5 e 15pse). Non volendo, se possibile, andare oltre i 100sq mi consiglia
la ki5 appesantendola in testa? Se sì di quanto? Altre alternative valide
da considerare intorno ai 280/300gr? Grazie, saluti e complimenti per la
rivista e per la nuova guida 2009. Claudio da Grosseto
Caro Claudio, se si potesse sarebbe meglio evitare di customizzare un telaio,
per non far perdere le caratteristiche originarie dell’attrezzo. Le due
Pro Kennex tra cui sei indeciso sono telai differenti non solo per il peso
(Ki 15pse: 300 g; Ki 5: 280) o l’ovale (105” – 100”) ma anche
per il
profilo (25 mm la Ki 15pse; 22 mm la Ki5). Con la Ki 15pse si spinge più
facilmente mentre la Ki 5 a fronte della minor potenza, garantisce miglior
controllo. I tuoi problemi alla spalla potrebbero non essere dipesi
esclusivamente
dal peso della Pure Drive, ma anche da altri fattori (corde, bilanciamento
etc.). Passando alle Pro Kennex, è il sistema Kinetic che in qualche modo
tutela dai contraccolpi degli impatti: per questi motivi proverei senza
timore la Ki 5 pse – la versione più pesante (315 g) del telaio
che hai
già provato – leggermente più potente. A questo aggiungerei una
corda sempre
multifilamento ma dal calibro inferiore: Wilson NXT o Tecnifibre X One
Biphase da 1,24 mm (tensione sempre 25-24 kg). Sottolineando che 5” in
più di ovale possono anche non “sentirsi”, puoi testare
anche Babolat
Pure Storm (295 g – 98”) o appunto la Ki15pse.
CAMBIO TELAIO
Salve, innanzitutto complimenti per la professionalità. Ho 41 anni e dopo
circa tre anni di inattività a causa di dolori alla spalla, ho ripreso
a giocare a livello di club questo sport affascinante che mi accompagna
fin dall’adolescenza. Causa il poco tempo a disposizione gioco 2 ore a
settimana, con la mia mitica Pure Drive Team con corde Babolat Pro Hurricane
Tour 1,30. Ho un buon diritto sia piatto che in top, un rovescio che spesso
gioco in back ed a una mano in top sulle palle più semplici, il servizio
è discreto, scendo a rete saltuariamente. Ora a causa di leggeri dolorini
riapparsi al braccio ho testato una Pro Kennex Ki 5 PSE con la quale ho
trovato subito un ottimo feeling (spinge un po’ meno della mitica Pure
Drive).Mi piacerebbe valutare anche una Wilson K Blade 98 se il mio braccio
riesce a tenere. Volevo sapere da voi quale di questi due telai è
più idoneo
per un giocatore con le mie caratteristiche e quali sono le principali
differenze con la Pure Drive Team. Vorrei anche sapere quali corde montare
e che tensione mi suggerite. Grazie anticipatamente. Stefano da Pesaro
Ciao Stefano, intanto ti diciamo subito che per evitare il ritorno di qualche
dolore alla spalla (o al braccio) sarebbe meglio evitare i monofilamenti,
corde economiche e di lunga durata ma poco indicate per gente non allenata
a ritmi e carichi agonistici. Monta dei multifilamenti (Babolat XCel –
Dunlop Mfil – Tecnifibre Multifeel) a tensioni medie (dai 23 ai 25 kg).
La Pro Kennex che stai provando (Ki 5pse – 100” – 315 g
– bilanciamento
31.5) è un telaio che spinge meno della Babolat Pure Drive (100”
– 300
g – bilanciamento 32,5), ma controlla di più ed è
più confortevole (anche
grazie al sistema Kinetic); sono entrambi attrezzi che valorizzano soprattutto
i colpi dal fondo e piatti. Forse per ora, visto che hai avuto fastidi
al braccio, la Pro Kennex è più indicata proprio per il sistema
di ammortizzamento
delle vibrazioni. La K Blade98 della Wilson (304 g – 98” –
bilanciamento
32,5) è, delle tre, la racchetta più “difficile”
anche per il profilo
sottile (21 mm) e lo schema d’incordatura più fitto (18×20, mentre
la
Babolat 16×19 e la Pro Kennex 16×20): si controlla benissimo ma la palla
“cammina” più difficilmente e solo a fronte di uno sforzo
maggiore.
SETTAGGIO PER LA PRO KENNEX SQ
Salve, sono un tennista a livello amatoriale cui piace spingere da fondo
campo che purtroppo come tanti altri soffre di epicondilite. Sono passato
da poco a una Pro Kennex SQ limited con cui sto familiarizzando abbastanza
bene evidenziando tutto quello di buono che avete scritto nel vostro test.
Vengo alla domanda: la SQ esce già incordata, quando queste si usureranno
che corde mi consigliate e a quale tensione? Precedentemente ho usato un
multifilamento della Tecnifibre a 24/25 kg. Grazie anticipatamente. Michele
Moccia
Caro Michele, soffrendo di epicondilite come molti altri appassionati
(purtroppo),
hai fatto la scelta migliore affidandoti alla tecnologia Kinetic e alle
ultimissime migliorie ideate da Pro Kennex. La SQ Limited Edition ha infatti
un sistema di distribuzione innovativo dei mass kinetic, in quattro punti
del telaio come a formare un ideale quadrato sul piatto corde (SQ= square);
le vibrazioni sono azzerate, la spinta aumenta e lo sweet spot viene ampliato.
È una racchetta relativamente leggera (280 g) con 105” di ovale e
profilata
26 mm: non ti manca di certo la potenza; per questo motivo la tensione
che utilizzavi (24-25 kg) può anche essere aumentata di 1-2 kg per
migliorare
il controllo. Allo stesso scopo (sensibilità) il tipo di corde
più adatto
è il multifilamento: in casa Tecnifibre X One Biphase, ma anche Wilson
Sensation o Head FXP. Accantonando il budello solo per motivi economici,
perché altrimenti, anche pensando al tuo gomito, sarebbe di certo la
scelta
più indicata (Babolat VS). In bocca al lupo.
NUOVE PRO KENNEX
Buongiorno, ho 46 anni, sono un appassionato da una vita del nostro meraviglioso
sport, nonché istruttore di tennis UISP, classifica 4.3 e sono in campo
quasi tutti i giorni. Gioco abitualmente con la Pro Kennex ki5 PSE con
corde Polyfibre Cobra tensione 25-24 kg. Mi trovo benissimo ma siccome
svolgo parecchie ore di palleggio, vorrei provare un telaio più
confortevole
e meno agonistico. La Pro Kennex mi ha fornito due telai innovativi : la
Pro Kennex Ki Quad e la ki15 PSE. Vorrei gentilmente sapere quali corde
consigliate per questi tipi di telai che dalla vostra guida 2009 si segnalano
per potenza, ma soffrono in controllo. Il mio gioco è completo a tutto
campo con le angolazioni “rognose” da mancino. Cordiali saluti.
Stefano
Ferrari Fidenza
Caro Stefano, capiamo perfettamente il tuo desiderio visto che tieni in
mano il telaio quasi tutti i giorni e magari per molte ore. In effetti
la Ki 5pse è il modello di punta di Pro Kennex (quello di Andreas Seppi):
315 g – 100” – bilanciamento 31,5 – profilo 22 mm. I
due modelli che
ti hanno fornito sono simili (la SQ è più profilata, 26 mm):
maneggevoli
e più facili, ma come fai notare, a fronte di molta potenza hanno qualche
problema nel controllo, di cui potresti risentire quando ti alleni o giochi
per conto tuo (non credo nelle ore di lezione o palleggio). Per questo
motivo dovresti aumentare di un paio di kg la tensione del Polyfibre Cobra
(monofilamento) o in alternativa provare a montare il multifilamento da
1,24 mm della Pro Kennex, Iq Elite (25-26 kg). Magari oltre a queste due
racchette, molto più semplicemente, testa anche la Ki 5, la versione
più
leggera (280 g) ma identica nella serigrafia al tuo abituale attrezzo.
Buon lavoro!
K FACTOR E SCHEMA D’INCORDATURA
Gentilissimi, dopo i miei complimenti per la vostra rivista e competenza,
complimenti sinceri e tutt’altro che di rito, vi vorrei porre due domande.
La prima spero non troppo politicamente scorretta: al momento gioco con
una nPro open, e vorrei passare a una Blade. Ho provato la K Pro Open di
un amico e mi sembra pressoché identica alla mia Npro. Dal momento che
ho provato la Kblade98 ma mi piace esteticamente molto di più la Nblade
98 (la quale si trova ora anche a un prezzo inferiore). Ma non l’ho mai
provata, volevo chiedere se vi è stata una reale evoluzione delle
racchette,
o se si tratta piuttosto di una modifica per lo più commerciale. In
secondo
luogo, vorrei chiedervi le differenze tra un pattern corde 16×19 e un piatto
18×20, visto che quest’ultimo mi sembra che mi dia sensazioni di controllo
e potenza migliori e rappresenta una delle ragioni principali della mio
cambio di modello di Wilson. Grazie, Alessandro
Ciao Alessandro, intanto grazie per i complimenti. La tua prima domanda
è più che legittima: come puoi immaginare tutte le grandi marche
investono
molto nella ricerca e ogni anno apportano modifiche ed evoluzioni sui proprio
telai. Lo fanno pensando al meglio per noi appassionati, ma non è detto
che qualcuno si possa trovare più a suo agio con un modello precedente.
Nella stagione che sta per terminare Wilson ha inserito il K Factor. Il
Karophite Black è una struttura innovativa (mista di Carbon Black e
Graphite)
che rende la racchetta più densa e forte; Wilson ha poi aggiunto altre
tecnologie strutturali per produrre la serie completa di racchette [K]Factor:
[K]onnector – due ali esterne ai lati dell’ovale che aumentano il tempo
di impatto della palla sul piatto corde per un maggior controllo e massimo
comfort – e il [K]ontour Yoke – aumenta la durezza nel punto di stress
della racchetta per migliorare la rigidità torsionale. Se poi si parla
di estetica, secondo me il nero della K Blade 98 è molto
fashion,
però “de gustibus non disputandum est…”
Per quanto riguarda il pattern, lo schema 16×19 è molto più rado
e garantisce
maggior potenza; invece il controllo raggiunge livelli altissimi se sullo
stesso piatto corde da 98” ci sono in più due corde (verticali) e
una
(orizzontale). Unico difetto potrebbe essere proprio la difficoltà a
spingere
e dare rotazioni, ma questo dipende dal tuo livello e dal tuo tipo di gioco.
PROGRESSI E CAMBIO RACCHETTA
Gentile esperto, ho 33 anni, gioco da quando ne avevo 14 e ho ripreso dopo
un lungo stop a giocare 4 volte a settimana con un buon ritmo. Attualmente
gioco con una Head Ti.S5 superleggera (235 g.), maneggevole, confortevole
(per polso e gomito!) e potente. Mi trovo bene e mi sono abituato a tal
punto da riuscire a compensare anche i suoi difetti (scarso controllo e
precisione). Un istruttore, giocatore C2, mi ha detto che è arrivato il
momento di cambiare racchetta per passare a una più agonistica. Vorrei
sapere quale racchetta mi consigliate tenendo conto che ho un dritto con
impugnatura semiwestern, un rovescio a due mani, gioco di potenza ed
aggressività
da fondo campo, prevalentemente di piatto ma anche in topo spin, anticipo
sempre la palla entrando nel campo e scendendo a rete prevalentemente per
chiudere il punto. Vorrei una racchetta che mi dia la massima potenza,
precisione e controllo. Ho dei dubbi sulle Wilson in quanto, pur essendo
ottime racchette, sono adatte a professionisti per via delle loro
caratteristiche
(ovale piuttosto ridotto, elevata pesantezza e rigidità), per cui
istintivamente
opterei per la Babolat Pure Drive (anche se la trovo piuttosto morbida
per me!) o, meglio ancora, per la Head Microgel Radical. In merito a
quest’ultima,
quale potrebbe essere più adatta per me tra la Mid Plus, la Pro e la
Oversize,
anche tenendo conto della racchetta con la quale ho giocato sino ad
ora?
Caro appassionato, siamo contenti di suggerire nuovi attrezzi a chi come
te ha compiuto importanti progressi tecnici e necessita di cambiamenti.
Seguendo il consiglio del tuo istruttore, direi di “dimenticarsi” il
tuo attuale telaio come punto di riferimento: 235 g di titanio e 107”
di ovale, per il livello che ci sembra di intuire sono in qualche modo
sorpassati. Tanto più se pensi già alle Radical come possibili
alternative:
scarterei la versione Mp per non fare il passo più lungo della gamba
(98”,
schema 18×20) mentre testerei con più attenzione la versione Oversize
piuttosto
che la Pro. Piatto corde ampio (107” come la tua Ti s5) e soprattutto
peso più contenuto (295 g); solo se ti mancasse un po’ di spinta
proverei
anche la Radical Pro.
Dal momento che senti la Babolat Pure Drive troppo morbida, proverei invece
con ancor più considerazione questi due telai: Head Microgel Extreme
(100”
– 295 g –bilanciamento 32 cm – profilo da 22 a 26 mm) e
Wilson
K Pro Open (100” – 300 g – bilanciamento 32.7 – profilo
da 22 a 26
mm). Sono due ottimi compromessi tra le amatoriali che hai ormai superato
e le agonistiche forse ancora troppo dure e difficili come la Head Radical
Mp o le Wilson di cui parli tu. Continua così!
L’IDEA D’ INCORDATURE FAI DA… ME
Buongiorno a tutti e grazie per avermi ascoltato. Ho appena preso una macchina
incordatrice e volevo provare con due spezzoni. Ho una Head Prestige Flexpoint
con 4 ponti mi potreste spiegare la partenza in entrambi i lati? Ho letto
di qualche accorgimento tipo far "suonare" le corde pizzicandole
ma avrei piacere di conoscere i segreti (se ce ne sono) di una buona
incordatura.
Sono anche alla ricerca di una corda per me: ho 46 anni quarta categoria
(4.3) fondocampista ma se c’è da chiudere a rete ci vado. Mi piace fare
qualche palla corta, non rompo mai la corda specialmente se è monofilo.
Ho provato il budello sintetico ma spingeva poco (calibro 1.35) mentre
con il monofilo mi manca sensibilità. Non vorrei neanche spendere chissa
che cifra e adesso che ho la macchina posso tagliare le corde. Ho sentito
che i giocatori professionisti la tagliano dopo un allenamento: quanto
dura circa un’incordatura mantenendo le caratteristiche della corda? Vi
ho veramente riempito di domande ma spero che possiate rispondermi, grazie
di nuovo. Nilo.
Caro Nilo, una spiegazione per iscritto di come si incorda una racchetta
non è per niente facile (anche perché esiste più di una
tecnica). Sommariamente:
si parte con le verticali dal centro della racchetta infilando le corde
sino ad arrivare al nodo; dopodiché partendo dal lato dove
c’è il nodo
si inizia tirarle con la macchina. Una volta arrivati al punto di partenza
con tutte le corde in tensione, si infila la corda tirandone un tratto
verticale alla volta sino ad arrivare al nodo finale dal lato opposto.
Ogni volta che si tira la corda con la macchina, soprattutto vicino ai
nodi,quando la corda è in tensione, conviene far pressione sulle corde
verso il basso per far si che si tendano in modo omogenea.
Passando alle orizzontali si inizia a incordare dalla parte (testa o cuore
della racchetta) in cui ci sono meno nodi, si fa passare la corda nel primo
passaggio, una volta inserita la prima si prende l’estremo di corda che
è rimasto più corto e lo fai entrare nel buco di una verticale il
più vicino
possibile per fare il nodo (il buco per il nodo è sempre un po’
più grosso
non puoi sbagliare!). Attenzione: se a volte non sai dove fare il nodo,
soprattutto quando con le orizzontali parti dalla testa della racchetta,
è perche al posto che fare il nodo su una verticale occorre farlo su una
orizzontale; come detto, i buchini del passacorde aiutano, il più grosso
è quello giusto.
Per quanto riguarda le tue corde, proverei con gli ibridi: monofilo verticale
e multifilo o budello orizzontale per avere un giusto mix di potenza e
sensibilità. C’è il Champions Choice della Wilson (o
Ultimate Duo col
multifilamento Nxt) o le due versioni corrispondenti della Babolat (col
budello VS o il multifilamento XCel). Infine: le caratteristiche di una
corda si mantengono di più o di meno in base alla tipologia; per esempio
il segnale di usura di un monofilo è la perdita di tensione, mentre i
multifilamenti
con il passare del tempo diventano più secchi e meno pastosi. Speriamo
di essere stati esaurienti.
Costa – La Griffe Milano
SPINTA DALLE CORDE
Caro esperto, complimenti e grazie in anticipo. Gioco con una Wilson K
Pro Open incordata con multifilamento Wilson Reaction tirato a kg 25/24.
Sento che mi manca un po’ di spinta, per questo vorrei cambiare il tipo
di corda con un set di Wilson Ultimate Duo che già possiedo. Che
prestazioni
può offrire questo tipo di corda? Che tensione mi consiglieresti? In
alternativa
potrei montare un monofilamento Pro Hurricane Tour 1,30 ("prende"
bene il top) poiché un mio amico ha una matassa che comprò tempo
fa. Grazie
ancora e arrivederci. Vincenzo
Ciao Vincenzo! Se il tuo fine è la miglior resa delle rotazioni, in
effetti
fai bene a testare il Pro Hurricane Tour di Babolat (che ha sezione ottagonale
proprio per garantire un miglior grip sulla pallina); occhio però
perché
il monofilamento è comunque una corda abbastanza dura, concepita per
agonisti
abituati a giocare in costante e massima spinta, quindi bisogna essere
allenati per evitare problemi al braccio (o gomito o spalla). Altra ottima
variante è il Wilson Ultimate Duo, una combinazione ibrida tra
monofilamento
di qualità (Luxilon Alu Power) e multifilamento (Nxt Tour). In questo
modo
riesci a mettere insieme i pregi delle due corde: la durata e la potenza
del monofilo e la sensibilità e il controllo del multi. Opterei per una
tensione anche di 23-24 kg (o poco più bassa), proprio per colmare il gap
di potenza che avverti al momento.
CON L’EPITROCLEITE LE HO PROVATE TUTTE
Buongiorno, ho 42 anni, gioco 2-3 volte a settimana a medio livello, dopo
aver superato la classica epicondilite ora è insorta l’epitrocleite, il
gomito del golfista che viene al tennista nel servizio: infatti facendo
il servizio e scendendo molto con il braccio nella fase di preparazione
per dare maggiore rotazione sento dolore ed infiammo i tendini (forse per
un errato movimento del polso); se invece palleggio, anche se sento un
po’ di dolore nel diritto, dopo aver giocato sto quasi meglio. Ho provato
gli ultrasuoni, il riposo, lo stretching, il potenziamento degli estensori,
il ghiaccio, l’antivibrante sulle corde, il tutore smorzante sul braccio,
a diminuire la tensione delle corde (ora 23 vert. e 22 orizz.), ad usare
corde più morbide (ora Babolat XCel), a diminuire leggermente il manico
togliendo il grip e mettendo solo il coprigrip, a cambiare racchetta dalla
mia Head Flexpoint Radical Mid Plus (320g con corde e pesi "ad ore
10 e14") alle Prokennex SQ e ki5 e Head CrossBow 6 ma non mi trovo.
Ora gioco con la racchetta del maestro una vecchia Yonex V-Con 17 appesantita
ad ore "10 e 14" (peso totale 320g) che è meno secca della mia,
ha comunque un buon controllo e mi affatica meno. Chiedo consigli sia tecnici,
sia sull’attrezzo sia di altra natura. grazie. Nicola
Povero Nicola, le hai provate davvero tutte! Comincerei con i consigli
meno tecnici: mi fermerei; e dopo una visita specialistica proverei a curarmi
seriamente. Per evitare che i danni al tuo gomito e le conseguenti infiammazioni
al braccio diventino più gravi. Come detto, hai provato con i materiali
un po’ tutte le soluzioni, dalle racchette più leggere a quelle
con tecnologie
apposite (insisterei sulle Pro Kennex); dalla diminuzione della tensione
al cambio di corde (fai un test anche col budello, per quanto sia poco
economico). In generale oltre a questi accorgimenti dovrai rinunciare a
racchette pesanti o appesantite (attenzione perché con i piombi modifichi
molto anche il bilanciamento delle racchette) e restare sui 290-300 g;
cerca anche di scegliere telai con rigidità bassa (maggior
flessibilità),
tensioni basse e corde morbide (budello o al massimo multifilamenti). Tra
tutte le alternative proposte, se Pro Kennex SQ e Head Crossbow 6 risultano
“troppo facili” mentre la tua Radical e la Yonex sono pesanti e
dure,
la Pro Kennex Ki 5 mi sembra la migliore soluzione per te.
Costa – La Griffe Milano
REGALO A PAPA’
Salve gentile esperto, la interpello per una questione urgente: che racchetta
regalare a Natale a mio padre?!? Non gioca con regolarità e scende in
campo
al massimo una volta a settimana però dimostra grande interesse e voglia
di imparare bene e subito! Ho pensato a una racchetta amatoriale maneggevole
che lo aiuti nei colpi. Ora utilizza una Dunlop 300 M-Fil che secondo me
non è adatta a un giocatore amatoriale. potrebbe consigliarmi una
racchetta
adatta con relative corde?grazie! Antonio Mazziotti
Caro Antonio, siamo contenti di poterti aiutare per il regalo a tuo padre
In effetti la Dunlop 300 M fil è un telaio abbastanza difficile, troppo
ostico per chi gioca una volta a settimana e a livello amatoriale: 98”
il piatto corde, 310 g il peso e profilo sottile da 22 mm. E’ stata poi
sostituita dalla Dunlop 300 G, oggi Aerogel. Se abbiamo inquadrato bene
il livello di gioco di papà, una Babolat Drive Z Tour (285 g –
100”)
o la più leggera Drive Z Lite (255 g) potrebbero essere il regalo ideale;
come alternative Wilson K Zen Team (270 g – 103”), Head Extreme
Elite
(255 g – 100”) o Dunlop 500 Aerogel (275g – 100”); col
piatto corde
più ampio invece le Prince O3 Speedport Blue Os (110” – 270
g) o Ozone
Blue 4 Os (110” – 275 g). Buon Natale anche da parte nostra!
RIPRESA DOPO L’EPICONDILITE
Gentile redazione, sono un ragazzo di 26 anni che per la prima volta dopo
molti anni di tennis agonistico ha avuto problemi al gomito destro
(un’epicondilite
peraltro non forte che ha causato una lieve e fastidiosa irregolarità
della
superficie articolare del condilo omerale laterale da riferire ad una lesione
osteocondrale). Sono 2 mesi che faccio terapie di riabilitazione e penso/spero
di essere nella direzione giusta per un rientro. Dopo aver usato per molti
anni come racchetta una Pure Drive incordata con Pro Hurricane Tour a 24
kg o comunque monofilamenti, ho commesso ingenuamente l’errore di iniziare
a usare una Prestige mid e corde Luxilon Big Banger a 24 kg per cercare
più controllo (usata per 3 mesi penso sia stata la causa dei miei
problemi),
salvo ritornare alla Pure Drive modello Cortex dopo pochi mesi di utilizzo.
Volevo chiedere anche per evitare pericolose ricadute, se era corretto
continuare a usare la Pure Drive incordata con un multifilo oppure il passare
alle racchette Pro Kennex con il sistema Kinetic incordate sempre con dei
multifili. Ringraziando porgo cordiali saluti, Maurizio.
Caro Maurizio, ecco un’altra vittima dell’epicondilite. Dalla diagnosi
precisa che ci scrivi supponiamo che ti sia già sottoposto a una visita
specialistica. Dopodiché purtroppo, come tu stesso hai sottolineato, non
è stata azzeccata la scelta dell’attrezzo e delle corde. Prima
montavi
il Pro Hurricane (monofilo della Babolat) sulla Pure Drive e dopo, oltre
a essere passato a un telaio ancora più rigido e duro – la
Prestige Mid
– da 93” di ovale e 330 g di peso, hai scelto un altro monofilo come il
Luxilon Big Banger. E purtroppo può bastare anche una sola settimana di
gioco con il monofilamento per ricadere negli stessi vecchi problemi al
gomito, figuriamoci pochi mesi. Ora se il problema è stato di nuovo
superato
come soluzione di partenza proverei sulla Pure Drive multifilamenti come
Babolat XCel, Head C3 Rocket o Yonex ATG 850 (25-26 kg); ma se hai ancora
fastidi o dolori al gomito in effetti i telai Pro Kennex e il sistema Kinetic
fanno al caso tuo. La più adatta a te è la Pro Kennex Ki 5 pse
(315 g –
100” – profilo 22 mm – bilanciamento 31,5 cm); in seconda
battuta la
Ki 5 X, più lunga e più bilanciata verso la testa (32,5 cm).
Buona fortuna!
VIVA GLI AVVOLGIMENTI. MA …?
Ciao, ho trentasei anni, gioco ininterrottamente a tennis da trenta e sono
un autentico appassionato doc, di quelli forse un po’ fissati, ho cambiato
più racchette che fidanzate, ma adesso è da un po’ che ho
trovato la mia
anima gemella, la bellissima, bravissima e fedelissima Head Microgel Radical
Pro (ma perchè i pro prediligono la MP?). Con le corde ho fatto di
peggio,
le ho provate praticamente tutte, arrivando alla seguente conclusione:
la corda regina, il budello, è, senza fronzoli, il top, quindi chi
può
permettersela, a qualsiasi livello, la monti. Il multifilamento è troppo
elastico e mi pecca in controllo (e poi quell’usura a sfilacciamento mi
irrita). Il monofilo è la peggiore invenzione tennistica della storia:
ti spacca inesorabilmente il braccio e perde sensibilmente tensione già
dopo tre ore, la usassero i pro. Detto – fatto, l’avvolgimento è:
elastico
il quanto basta, controlli e spingi in maniera egregia, è
confortevolissimo
e costa il giusto. Attualmente monto la Tour Extra Speed di Babolat. Auguri
di Buon Natale, e che il nuovo anno riconsegni lo scettro al Re. Carlo
Caro Carlo, raccogliamo il tuo attestato di stima per la Head Microgel
Radical Pro! E aggiungiamo solo che i professionisti come Andy Murray
probabilmente
preferiscono la Mid Plus perché non solo ha un ovale più
ristretto (98”)
ma anche uno schema d’incordatura (18×20) decisamente più fitto:
preferiscono
ulteriore controllo, visto che la spinta e la potenza (che con la tua Mp
– 100” e pattern 16×19 – rendono di più) di certo a loro non
servono.
Cogliamo anche la tua lode agli avvolgimenti, ma non vorremmo deluderti:
a quanto ci risulta le Tour Extra Speed della Babolat sono un monofilamento.
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