Beffato Ivan Ljubicic che pur avendolo
battuto in precedenza nel round robin deve lasciare strada a David
Nalbandian
che invece oggi ha superato Andy Roddick
Beffato Ivan Ljubicic che pur avendolo
battuto in precedenza nel round robin deve lasciare strada a David
Nalbandian
che invece oggi ha superato Andy Roddick. Per il croato ci
sarebbe
stato solo un risultato possibile per qualificarsi, impossibilie era
l’avversario
e Roger Federer non ha concesso grazie. Domani si decide il
futuro
a Shanghai di Nadal
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A Shanghai abbiamo avuto un assaggio delle
stranezze del round robin, il cosiddetto “girone
all’italiana”, alle
quali dovremo abituarci a partire già da gennaio per tutto il resto del
circuito. Accade così che in un torneo come il Masters di fine anno
a qualificarsi per le semifinali sia un giocatore, l’argentino David
Nalbandian,
che ha vinto la sua unica partita oggi, contro Andy Roddick. Accade anche
che Ivan Ljubicic, pure lui con in tasca una sola vittoria, sia dovuto
scendere in campo con la non rassicurante consapevolezza di dover per forza
battere l’avversario più ostico che gli potesse capitare, un certo Roger
Federer da Basilea, per poter accedere alle “semi”come secondo
classificato
nel girone. Ma procediamo con ordine.
Nel primo match in programma si sono affrontati
un Andy Roddick sfiduciato per aver solo sfiorato la vittoria contro il
numero uno mondiale, martedì, e un David Nalbandian ancora a secco di successi
in quel di Shanghai. Proprio per questa ragione l’argentino è sceso
in campo ancor più motivato, e dopo aver vinto il primo parziale 6-2 è
riuscito a ottenere un break anche nel secondo set, nonostante i diciotto
ace complessivi di A-Rod. Sul 5-4, quando serviva per aggiudicarsi il match,
“la Nalba” è stato però costretto a subire il controbreak del
ragazzone
yankee e a rimandare il suo primo successo al tie-break, vinto per 7 punti
a 4.
Roddick deve così abbandonare il
Masters per la prima volta dopo la fase a gironi, così da non poter ripetere
le semifinali conquistate in casa propria nelle due precedenti partecipazioni,
a Houston, nel 2003 e nel 2004. Il numero 5 delle classifiche Atp cerca
comunque di mantenere un atteggiamento positivo, e sceglie di guardare
avanti: “Prima dell’estate ero numero 18 del mondo, e tutti si
chiedevano
se sarei potuto tornare a giocare ad alti livelli. L’ultima parte di
stagione
invece mi ha restituito la fiducia di cui avevo bisogno e ho dato una risposta
chiara”.
A passare il turno è così il campione uscente,
quel David Nalbandian che sembrava spacciato dopo le prime due partite
e che ha potuto beneficiare della sconfitta del croato Ivan Ljubicic, dominato
in due set dal già qualificato Federer. “Ho giocato bene fin
dall’inizio
– racconta David – Andy non era reattivo nel primo set, sono stato bravo
a trarre vantaggio dalla sua partenza piuttosto lenta”.
E’ stata una partita che l’allievo di
Riccardo Piatti poteva solo vincere per mantenere vive le speranze. Ma,
dopo un’ottima partenza in cui è riuscito a portarsi in vantaggio di un
break, ha dovuto inchinarsi al maggior talento del recordman del circuito,
mai sazio di vittorie e in competizione solo con la Storia. Il punteggio
che ha consegnato la qualificazione a Nalbandian è identico a quello con
cui l’argentino si è imposto su Roddick, 6-2 7-6.
Si tratta dell’ottava vittoria consecutiva
di King Roger su “Ljubo”: il croato non è riuscito a ripetere
i numeri eccezionali del match precedente al servizio (30 ace contro
Nalbandian!),
costretto troppo spesso a dover giocare la seconda palla.
Nella giornata di venerdì si assegnerà
l’ultimo posto disponibile per le semifinali. Dopo Federer, Nalbandian
e Blake saranno Rafael Nadal e Nikolay Davydenko a contendersi
nello scontro diretto l’opportunità di affrontare lo svizzero numero uno
mondiale in “semi” (l’altra, già decisa, vedrà opposti Blake
e Nalbandian).
di Michela Borsa
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