di Cristian SonzogniIndian Wells, Usa
Seppi in recupero
Purtroppo
possiamo già stilare un bilancio del torneo di Indian Wells,
perchè in
campo maschile nessuno dei nostri è stato in grado di superare il secondo
turno
di Cristian Sonzogni
Indian Wells, Usa
Seppi in recupero
Purtroppo
possiamo già stilare un bilancio del torneo di Indian Wells,
perchè in
campo maschile nessuno dei nostri è stato in grado di superare il secondo
turno. Il migliore è stato Andreas Seppi, che comincia
a uscire
dal torpore della prima parte di stagione (e della seconda parte del 2006).
Nel primo dei due Masters Series sul cemento americano, l’allievo di coach
Sartori è partito dalle qualificazioni, ha battuto agevolmente il 34enne
mancino Usa Salzenstein (e fin qui nulla di strano), poi ha steso Andrei
Pavel, che di recente pare in crisi di risultati ma resta giocatore di
gran classe. Per la verità anche contro il rumeno è venuta a
galla una
delle lacune del Seppi versione 2007, ovvero l’incapacità di
chiudere
il match: avanti 4-0 e 5-2 al terzo, Andreas è dovuto ricorrere al
tie-break
per avere ragione del rivale. Bene dunque per la tenacia e il carattere,
male perché la partita andava messa in archivio più rapidamente.
In tabellone
Seppi ha battuto il giovane americano dal cognome russo Kuznetsov (che
per ora resta una buona promessa ma tra i pro non ha ancora sfondato) per
poi cedere a Fernando Verdasco. E anche contro l’iberico Seppi è
stato
avanti 3-0, ha subito la rimonta, ha perso il primo set al tie-break per
poi cedere più nettamente il secondo. E in questo caso la differenza
l’ha
fatta il rendimento al servizio: più continuo e incisivo quello di
Verdasco,
a corrente alternata quello di Andreas. Daniele Bracciali non poteva perdere
all’esordio da un Gimelstob che non giocava dallo scorso agosto, poi ha
trovato Soderling che si è dimostrato troppo solido per lui. Infine il
nostro numero 1 Volandri ha lasciato strada a Horna cedendo il primo set
a zero con soli 7 punti conquistati. Dopodiché Horna ha fatto quattro
game
con Ferrer. Dunque il quadro complessivo non è incoraggiante, in
prospettiva
Miami e Davis. Poi arriverà la terra, e allora si spera in qualche
vittoria
in più, per dare fiato a classifiche non proprio esaltanti.
Salinas, Ecuador
Paolo Lorenzi, cuore toscano
E’ un personaggio Paolo Lorenzi.
Toscanaccio doc, simpaticissimo, normotipo ma lottatore come pochi, in
Italia e non solo. Però il 2007 non era iniziato sotto i migliori auspici
per lui, nato nel 1981 e numero 184 al mondo. Quattro match e quattro sconfitte,
da aggiungere alle tre di fine 2006. Poi il risveglio a Salinas, Ecuador,
in un 25 mila dollari sul cemento: battuti Bogomolov (e ci sta perchè
l’americano
è in calo), il brasiliano Julio Silva (ci sta pure questa, ma il carioca
è stato spazzato via con un 6-2, 6-2) e nei quarti l’australiano
Luczak.
Un tipo, questo Luczak, che a dispetto del suo passaporto ama la terra
e sa remare mica male. Il match è durato 3 ore e 14 minuti, lo ha vinto
Paolino per 6-7, 7-6, 7-6 con tie-break chiuso per 7 punti a 4. Roba che
su un campo centrale di un torneo Atp, magari con la tv, avrebbe assunto
i contorni dell’impresa. Poi è ovvio che alla fine di questa
battaglia,
Lorenzi sia uscito in semi, non prima però di aver tolto un set a
Brzezicki,
che lo aveva battuto già in un’altra occasione e che poi avrebbe
vinto
il torneo. Ma Paolo può ripartire da qui, da questi 22 punti, per provare
a inseguire il suo (difficile) sogno di raggiungere i top 100.
Quartu Sant’Elena
Piccole donne crescono
Sul cemento di Quartu Sant’Elena ha vinto
la sarda Anna Floris, classe 1982, per cui possiamo nutrire
ammirazione
ma che non possiamo definire una speranza. Invece si sono piazzate altre
due ragazze italiane che nei prossimi anni potrebbero darci soddisfazioni.
In finale è giunta Federica Di Sarra, classe 1990, dotata di un tennis
solido e redditizio. In semi Alice Moroni, classe 1991, rovescio naturale
e grande carattere. Una è romana, l’altra bergamasca. Sono alle
prime
esperienze nel circuito Itf ma non hanno paura e vincono spesso contro
le giocatrici meglio piazzate di loro. E la nota positiva è che non sono
sole. Il tutto, infatti, è accaduto mentre a Toluca, in Messico, Stella
Menna (classe 1988) vinceva un altro 10 mila. Nelle annate 1988, 1989,
1990, 1991 e 1992 abbiamo tante ragazze in grado di fare buone cose tra
le pro. Menna, Dentoni, Remondina, Besser, Zanchetta, Evelyn Mayr, Grymalska,
Vaideanu, Giovine, Di Sarra, Moroni, Giorgi, Di Giuseppe e Burnett. Scommettiamo
che qualcuna diventa forte?
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