da Monte-Carlo, Cristian SonzogniEra stato Flavio Cipolla il protagonista
delle giornate di quali in casa Italia, nel bene e nel male
da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni
Era stato Flavio Cipolla il protagonista
delle giornate di quali in casa Italia, nel bene e nel male. Flavio è stato
capace di battere il beniamino dei transalpini Arnaud Clement, col punteggio
di 3-6, 6-3, 6-0. Il francese, che probabilmente non conosceva il nostro
e dopo l’avvio agevole (4-0) deve averlo ulteriormente sottovalutato,
alla fine non ci ha capito più nulla. Flavio piano piano è rientrato nel
match e dal secondo set in avanti ha sbagliato pochissimo, ma soprattutto
ha sempre fatto la cosa giusta tatticamente, cosa che spesso gli capita,
al di là del punteggio e dell’avversario. ‘Cipo’, che dopo i
quarti
all’Estoril ha avvicinato sensibilmente i top 100 Atp, nel terzo ha fatto
come il gatto col topo, portando il rivale a una serie di palleggi prolungati
sulla diagonale del rovescio che costringevano l’ex top 10 a giocare
rasoterra,
prima di essere puntualmente punito, vuoi dalla palla corta, vuoi dal
pallonetto,
vuoi dal passantino sulla riga. Una delizia. Flavio poi ha trovato Lapentti
(che ha battuto Bjorkman) per entrare in tabellone: incontro che era alla
sua portata ma più difficile perché il sudamericano ha miglior
‘mano’
di Clement, e infatti ha trovato le contromisure alle giocate dell’azzurro
(6-3, 6-4). La giornata d’esordio al Principato aveva promosso anche
l’altro
italiano nel tabellone secondario, ovvero Simone Bolelli. Di fronte al
kazako (da poco, prima era russo) Schukin, Simone ha fatto e disfato quasi
da solo, mentre l’onesto mestierante dell’Est si limitava ad
osservare
gli eventi. Per fortuna il bolognese ha avuto due sprazzi di tennis eccellente,
come quello che ci aveva mostrato contro Ivo Karlovic in Davis, uno nella
parte finale del primo set e uno nel terzo. Tanto è bastato per chiudere
6-2, 3-6, 6-2. Al secondo turno Simone ha affrontato e battuto nettamente
(6-3, 6-2) Recouderc, che vanta una finale del Roland Garros juniores (perse
da Gasquet dopo aver battuto Seppi), ma ha già 23 anni ed è uno dei pochi
francesi che non hanno mantenuto le promesse giovanili: in precedenza aveva
piegato Ascione, ma non è un fenomeno e trovarlo per entrare nel main draw
è stata una discreta fortuna, peraltro ottimamente sfruttata dal nostro,
capace di mettere in mostra tutto il suo repertorio.
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