da Monte-Carlo, Cristian SonzogniPer l’appassionato europeo di tennis il torneo di Monte-Carlo è una specie di liberazione
da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

Per l’appassionato europeo di tennis il torneo di Monte-Carlo è una specie di liberazione. Liberazione dai palazzetti dello sport che si impongono a forza nella prima parte di stagione. E dunque liberazione dall’inverno per lasciare spazio alla primavera e a quella parte di calendario che vede la terra battuta regina. Da qui a Parigi, passando per Barcellona, Roma e Amburgo, è tempo per il tennis delle corse e del sudore, delle smorzate e dei pallonetti, dei liftoni ma anche delle giocate di fino. Come quelle che garantirà Roger Federer, reduce dalla prima affermazione stagionale a Estoril, che però non ha fugato i dubbi circa il suo pieno recupero dalla mononucleosi. Il re della terra invece è sempre Nadal, che ieri ha esordito in doppio. Dalla sua parte c’è Ferrer che è forse il quarto favorito del torneo, dunque non è un tabellone semplice, ma Rafa è pronto e apparentemente non teme nessuno, almeno a parole: “Certo, devo difendere tre titoli pesanti, ma in fondo la mia stagione è centrata su questo periodo e da adesso in avanti dovrò cercare di dare il massimo. Pressione in realtà non ne sento molta di più degli altri anni”. Intanto, in attesa che entrino in campo i primi otto, è il caso di parlare degli italiani. Ne avevamo tre direttamente nel main draw, quattro dopo le quali, di nuovo tre dopo la giornata di ieri, che ha promosso Volandri e bocciato Starace. Filippo ha giocato un match molto solido al di là di ogni aspettativa vincendo per 6-2, 6-3, e anche se la pochezza di Mahut sul rosso non permette di trarre indicazioni decisive per lo stato di forma del livornese, la strada del recupero sembra quella giusta. “Continuo ad avere questo problema al ginocchio – ha spiegato l’azzurro – ma ormai dovrò abituarmi a conviverci. Si tratta della cartilagine, non è menisco e non sono legamenti, che è un bene perché c’era il rischio di stare fermo a lungo. Però così c’è poco da fare se non tanta fisioterapia. Il dolore non mi condiziona più di tanto, ora è da dieci giorni che non lo sento, ma quando arriva appoggiare il piede diventa difficile. Ora trovo Murray, cliente ostico, con quel rovescio lungolinea che ti lascia fermo. Ha talento, ma io me la gioco”.

Purtroppo invece è andata male a Potito Starace, che dopo 3 ore e 20 minuti di una brutta partita ha perso da Nicolas Lapentti per 7-6 6-7 6-4. Potito ha avuto tante chance, 5-3 nel primo con set point sul 5-4, 5-3 nel secondo prima di chiudere al tie-break, e un terzo set gettato alle ortiche dopo aver recuperato un break. Dispiace perché Poto punta quasi tutto sulla stagione sul rosso, che però adesso si fa più complicata: “Non riuscivo a spingere – ha spiegato il campano – nemmeno col diritto. Lui ha avuto il merito di sbagliare poco e restare sempre lì, ma facevo tutto io, nel bene e nel male. Purtroppo ho una infiammazione all’anca che mi dà fastidio, spero di risolverla entro Roma, a cui tengo tanto”.

Oggi Torna Volandri contro Murray (che ieri ha piegato Lopez), ed esordiscono Bolelli e Seppi. Simone, che nelle quali aveva battuto Schukin (a fatica) e Recouderc (bene) affronta Chela in un incontro possibile. E un argentino c’è anche per Seppi, atteso da Calleri. Dispiace per Cipolla, ko con Lapentti all’ultimo turno delle qualificazioni dopo un gran match con Clement. E dispiace per Kuerten, demolito da Ljubicic per 6-1 6-2 in maniera imbarazzante. “Ma io – ha poi detto il brasiliano – non l’ho vissuta così. Questo tour di addio per me non è triste, sono convinto che ci voglia sempre rispetto, per le persone e per il tennis. Non intendo solo quando si gioca il torneo, ma anche durante gli allenamenti, dopo le sconfitte, sempre insomma. Io dalle sconfitte ho imparato tanto anche nella vita, mi sono servite e mi serviranno tutte”. Molto meglio fuori dal campo, il buon Guga, che non dentro. E non avremo, sembra, il piacere di vederlo a casa nostra, al Foro Italico. "Non giocherò a Roma – ha detto – troppi italiani hanno chiesto la wild card…". Tra gli altri match del primo turno, spicca il derby dei talenti folli Safin-Malisse. Biglietti ormai introvabili. Consiglio: muovetevi verso il Country Club solo se avete i tagliandi prenotati.

LE QUALIFICAZIONI