di Gabriele Riva[] Ma cosa succede a Roger Federer? Prima l’Australia, poi la pausa e il rientro a Dubai
di Gabriele Riva
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Ma cosa succede a Roger Federer? Prima l’Australia, poi la pausa e il rientro a Dubai. Rientro con sconfitta però. Merito di Andy Murray che è riuscito a far fuori il Migliore al primo turno dei Barclays Dubai Tennis Championships in tre set. Dopo il primo tie-break, in cui già Federer si era salvato, lo scozzese, ex atleta di Brad Gilbert ha dato lo strappo decisivo sul 2-2 del terzo set, quando ha conquistato il break decisivo (nel video qui a fianco). “La cosa importante – ha detto il fresco mattatore di Federer – è sempre credere di poter vincere. La chiave è stata giocare con pazienza senza cercare soluzioni vincenti a ogni costo, come fanno tanti altri nel circuito”. A parte la solita frecciatina inutile che farà scendere ulteriormente il suo indice di gradimento presso i colleghi, per altro già molto basso, Murray dimostra che essere sbruffoni ogni tanto paga. Magari ti fa battere pure Roger in persona, se hai quel tennis lì, ovvio. Volendo fare un piccolo bilancino della stagione federeriana, siamo alla seconda sconfitta consecutiva, la prima al turno d’apertura dal 2004 (quando perse da Hrbaty a Cincinnati).

“Sapevo che era un torneo difficilissimo questo – ha commentato Roger – il tabellone è di grandissima qualità, e sapevo pure che sarebbe stato un match difficilissimo contro Murray”. Non mostra delusione eccessiva lo svizzero, o per lo meno la sa nascondere bene. Ho giocato poco quest’anno, non posso aspettarmi chissaché”. Tutto vero certo, però alla fine Nadal si avvicina e comincia il proprio cammino nel torneo proprio oggi contro il tedesco Koehlschreiber. E così mentre Roger va al check-in all’aeroporto con un pensiero in più nella testa, per Murray ci sarà da affrontare al secondo turno lo spagnolo Fernando Verdasco per dimostrare che almeno un briciolo di continuità l’ha acquisita e che la vittoria sul numero uno del ranking non sia stata un altro, ennesimo fuoco di paglia pronto a esaurirsi nel giro di qualche ora.