dal nostro inviato a Parigi Max Grassi – foto Ray GiubiloLunedì 26 maggio, Roland Garros, Stadio n

dal nostro inviato a Parigi Max Grassi – foto Ray Giubilo

Lunedì 26 maggio, Roland Garros, Stadio n.2. In scena una rappresentazione teatrale dal titolo eloquente: “Catenate”. Attore protagonista, Simone Bolelli, 22 anni da Budrio, co-protagonista Marcos Baghdatis, cipriota ma francese d’adozione. Due ore e 10 minuti di spettacolo puro con l’azzurro (47 Atp) a dominare il più illustre avversario, numero 18 Atp, già finalista all’Australian Open due anni fa e vincitore di due titoli Atp. Un Bolelli in gran spolvero quello che ha esordito oggi, il diritto che fa più male di una frustata, rovescio (a una mano) tanto bello da vedere quanto efficace sul campo, servizio solidissimo ma anche palle corte e qualche apparizione sottorete per prendere il punto quando serve. Bravo l’italiano a controllare Baghdatis – uno che quando si esalta assomiglia ad Hulk Hogan – e a non dargli mai la possibilità di entrare veramente in partita. Per onor di cronaca va detto che il cipriota era fermo da due mesi a causa di un infortunio alla caviglia e giocava oggi il suo primo match sulla terra battuta della stagione.
“Sono stato bravo a stargli sopra dal primo punto fino all’ultimo – ha detto Bolelli dopo il match – Col diritto l’ho massacrato, non riusciva a entrare nel campo. Tatticamente ho giocato un ottimo match. Ora giocherò con Del Potro, un amico, con cui dovrò essere aggressivo, farlo correre molto e cercare di stancarlo il più possibile per vincere il match”.

Più veloce di Simone è stata Karin Knapp che, pronti via, è balzata avanti 6-0 3-0 contro la tedesca Martina Muller. L’altoatesina si è poi rilassata nella seconda parte del set e la tedesca ne ha approfittato per superarla (3-4). A questo punto però Karin torna padrona dello scambio e chiude con un eloquente 6-0 6-4 che la proietta al secondo turno dove incontrerà la vincente tra la slovacca Gojdosova e la francese Sanchez.

Non ce l’ha fatta Sara Errani, nella ripresa del match sospeso ieri sera contro Gisela Dulko. Un vantaggio di 4-1 nel terzo set che però l’emiliana non ha saputo capitalizzare. Una battaglia infinita di colpi da fondo, un match francamente poco divertente da seguire, durato tre ore e mezza e concluso con lo score di 4-6 6-4 7-5 per la miss argentina.

Con un rovescio in rete, ha perso il suo match d’esordio Filippo Volandri. L’avversario, Pablo Andujar (n.151 Atp), dopo il match point si è gettato a terra esibendosi in scene di giubilo quasi avesse vinto il torneo, ma l’impressione è che Filippo sia stato battuto più dai suoi acciacchi al ginocchio che dal pedalatore spagnolo. Ci ha provato Filippo: “Ma lui correva molto e spingeva da fondo. Dopo due ore e mezza di gioco ho cominciato a sentire male al ginocchio e dopo tre ore di match sono arrivati anche i crampi” ci ha confidato l’azzurro. Purtroppo il livornese dopo questa settimana perderà i punti ottenuti lo scorso anno quando uscì di scena negli ottavi di finale per mano di Tommy Robredo e scivolerà in classifica. Vedremo se i luminari del “Milan Lab” che lo hanno in cura sapranno riconsegnarci un Volandri competitivo (6-7 6-2 6-3 6-3 lo score finale).

E’ sotto 3-5 nel terzo Tathiana Garbin (56 Wta) contro la non irresistibile neozelandese (n.68 Wta) Marina Erakovic. Dopo aver vinto il primo set al tie-break, la nostra ha perso il secondo per 6-3. La pioggia ha interrotto il gioco su tutti i campi.
Degli otto italiani che avrebbero dovuto giocare oggi, solo quattro hanno concluso gli incontri. Il bilancio dice due vinte (Bolelli, Knapp) e due perse (Errani, Volandri). Domani si recupereranno i match di Garbin, Pennetta, Santangelo, Seppi e scenderanno in campo anche Starace e Schiavone.

ANCORA RITIRI, ANCHE A PARIGI

Dopo il ritiro dell’atteso Jo-Wilfried Tsonga (problemi al ginocchio), arriva un’altra rinuncia che fa scalpore, quella del n.1 francese Richard Gasquet, ottava testa di serie del torneo parigino. Pochi minuti prima dell’inizio del match in programma sul Suzanne Lenglen, si apprende che a scendere in campo contro Serra sarà Giraldo. La rinuncia al Roland Garros di Gasquet è solo l’ultima di una lunga serie: i ritiri di Jo e Richard si aggiungono a quelli di Fognini, Mayer, Roddick, Grosjean, Kiefer e Haas.