Non ci sono più i Top 10 di una volta… questo almeno è quanto sostiene uno dei più autorevoli membri del comitato tecnico di "Tennis Italiano", Fabio Della Vida, un grande conoscitore di tennis e talent scout di fama internazionale. Nel suo spazio fisso sulla nostra rivista, la rubrica Talent Scout, ha espresso proprio questo concetto senza nemmeno nascondersi tanto. Anzi… Della Vida sostiene infatti che (testuale) "il livello dei Top 10 di oggi è deprimente".
Non ci sono più i Top 10 di una volta… questo almeno è quanto sostiene uno dei più autorevoli membri del comitato tecnico di "Tennis Italiano", Fabio Della Vida, un grande conoscitore di tennis e talent scout di fama internazionale. Nel suo spazio fisso sulla nostra rivista, la rubrica Talent Scout, ha espresso proprio questo concetto senza nemmeno nascondersi tanto. Anzi… Della Vida sostiene infatti che (testuale) "il livello dei Top 10 di oggi è deprimente". Chiariamo subito che non è il solo a pensarla così e il dibattito è acceso ormai da tempo nell’ambiente tennistico. Ovviamente le opinioni sono discordanti però lo spunto di discussione è senz’ombra di dubbio molto interessante.

Non si ferma qui il buon Della Vida che propone inoltre un altro tema stuzzicante. "Oggi come oggi, paradossalmente, è molto più difficile entrare nei Top 100 che non nei Top 10", nel senso che l’ostacolo più alto è rappresentato dal muro dei "cento", una volta superato quello entrare nei primi dieci del mondo non è un’impresa, "tutti hanno almeno una possibilità per farlo". In effetti gli anni dei McEnroe e dei Borg sono passati, quelli dei Becker e dei Lendl pure; così come quelli dei Sampras e degli Agassi. E allora, direte voi, oggi abbiamo Federer e Nadal, che si vuole di più? Sacrosanto per carità però una volta c’erano pure Vilas e Connors, Stich ed Edberg, Kafelnikov e Rafter, a seconda dei periodi, senza perdersi in elenchi eccessivamente pedanti. Tutta gente educatissima dal punto di vista tecnico e molto portata al "protagonismo". La domanda è: oggi le cose stanno così oppure no? "Quei due", intesi come Rogi e Rafa, hanno davvero degli avversari capaci di metter loro un freno? In molti si sono già sbilanciati, ora tocca a voi…