Straordinaria settimana del talentoso francese
Richard Gasquet che è in semifinale dove
affronterà l’altro giovane
del circuito lo scozzese Murray
Straordinaria settimana del talentoso francese
Richard Gasquet che è in semifinale dove
affronterà l’altro giovane
del circuito lo scozzese Murray. Con Nadal
fuori, sempre
favorito Re Roger. A Los Angeles Serena
in semifinale
come la Sharapova. E in più Stoccolma…
SUPER GASQUET, MA C’E’ SEMPRE ROGI
Finalmente
il francesino sembra ricompensare Madre Natura per quello che gli ha regalato.
La settimana di Richard Gasquet a Toronto è stata a dir poco
spettacolare.
Chi ha avuto la possibilità di vedere il suo match di ottavi contro James
Blake lo sa bene. E’ stata una partita splendida fatta di vincenti e basta,
errori nemmeno a parlarne. Gasquet è riuscito dunque a trasformare in
"atto"
la "potenza" del suo rovescio, un colpo micidiale con cui non
lascia scampo a chicchessia. Berdych, che pure al turno precedente
aveva eliminato Rafa Nadal, non è mai riuscito a prenderla. 6-4 6-1 e il
francese che giocava alla Agassi con i piedi stabilmente due metri dentro
al campo. Uno spettacolo. In semifinale altro scontro generazionale, dopo
aver fatto fuori il giovane ceco, Richard se la vedrà contro Andy
Murray,
lo scozzese che da due settimane è sotto l’ala protettiva di Brad
Gilbert,
il cui autografo, tra gli spettatori, va quasi di più di quello del suo
assistito. Nella parte alta del tabellone c’è sempre Roger Federer
che nella semifinale di sabato notte ha di fronte Fernando Gonzalez
giunto fin qui dopo la vittoria nei quarti contro Acasuso. Dovesse
vincere Federer, nel 2006 non ci sarebbe finale del Masters-Series senza
anche lo svizzero: è arrivato sempre in fondo e se non le ha vinte tutte
è perché c’era Nadal di mezzo. Il torneo di Toronto dunque ha per
forza
di cose un favorito ben preciso che viene dalla Svizzera, però con un
Gasquet
al livello del suo talento e con la vittoria di Berdych sull’apparentemente
imbattibile Rafa il circuito ha ricevuto una bella ventata d’aria fresca
che ravviva l’ambiente dopo il periodo delle più o meno scontate finali
Federer-Nadal. Berdych, Gasquet, Murray: che forse abbiamo trovato qualcuno
che spezzi l’incantesimo? Sembrerebbe di sì, ma la prova del nove
sarà
solo Flushing Meadows.
A L.A. SI RIVEDONO SERENA E LA SOLITA
MASHA
Mentre
la città degli Angeli è ancora scossa al pensiero che sarebbe
potuta essere
il bersaglio non tanto velato di Al Qaeda e del fondamentalismo islamico,
all’Home Depot Center è già ora di semifinali. Chi ci
aspettavamo
è la solita Maria. Sempre "vuota di grazia" nel suo gioco del
picchia più forte che puoi ma più che mai pragmatica. Dopo la
vittoria
della scorsa settimana a San Diego ora Miss Sharapova cerca il biss
qualche chilometro più a sud. Sulla sua strada Elena Dementieva,
connazionale (come Dinara Safina, agevolmente superata nei quarti). La
24enne vincitrice del Roland Garros 2004 però non parte con i favori del
pronostico; basta guradare i precedenti. 5-1 per la siberiana dagli occhi
di ghiaccio, per Elena un solo successo a Shanghai. E poi viste le ultime
dichiarazioni della bella Maria, con il malloppone degli Us Open Series
sul tavolo, non c’è proprio dubbio, sarà ancora più
aggressiva del solito.
Tutto dire. Dall’altra parte c’è invece Serena Williams che se la
vedrà con la 21enne Jelena Jankovic, gli head-to-head parlano di
pareggio, uno a uno ma non di sole statistiche vive il tennis. Certo, anche
il palmarès ha il suo valore, un solo titolo (Budapest 2004 per la
serba),
contro la trentina, o quasi (sono 26 per la precisione) della figlia di
Richard. Serena cerca il primo successo targato 2006 proprio a Los Angeles,
un torneo che l’ha vista alzare la coppa al cielo nel ’99 e nel 2000, e
finalista nel 2004.
STOCCOLMA, IL SOGNO DI SOFIA
Al
Nodea Nordic Light Open è la testa di serie numero uno
Anastasya
Myskina a farla da padrona. Ma non è la sola protagonista. Anzi,
tutti
gli occhi sono puntati su Sofia Arviddsson, alla sua terza semifinale
in carriera in un torneo del circuito Wta. Una semifinale divenuta realtà
nei quarti contro Eva Birnerova che si è dovuta ritirare ad inizio terzo
set lasciando via libera alla padrona di casa. Di fronte a lei però ora
c’è proprio la russa Myskina, una che qui l’anno scorso è andata
a un passo
dalla vittoria, fermata in finale dalla Srebotnik. I precedeti, ovviamente,
sono tutti a suo favore, tre vittorie e nessuna sconfitta contro la 22enne
svedese. Uno dei precedenti risale proprio a un quarto di finale del torneo
di Stoccolma, lo scorso anno quando la russa ebbe la meglio in due set.
"Purtroppo credo che il mio gioco si adatti perfettamente alle sue
caratteristiche – ha detto Sofia – è molto brava negli spostamenti.
Però
penso che il suo servizio e il suo diritto siano abbastanza deboli",
l’importante è saperlo. Nell’altra semifinale si affrontano Jie
Zheng
e Tsvetana Pironkova. Per la 18enne bulgara è la prima semifinale
di sempre nel circuito mentre la 23enne figlia della Cina sono già due
i titoli in cassaforte, il primo nel 2005 a Hobart e l’altro quest’anno
all’Estoril. Le due si affronteranno per la prima volta, in palio la finale
di un 145.000 dollari, non roba da poco.
IL PUNTO SUGLI AZZURRI A…
Toronto: una buona settimana per
Davide Sanguinetti
che però ha di che rammaricarsi. Se è vero infatti che lo
spezzino ha superato
due turni in una prova del Masters-Series, concedendo tra l’altro solo
tre game al numero tre del mondo David Nalbandian (influenzato), è vero
anche che ha gettato al vento un’occasione d’oro per giocarsi i quarti
di finale. Al terzo turno ha sprecato tre match point contro Jarkko Nieminen.
Sarebbe andato a sfidare Murray con in palio una semifinale. Peccato. Tutto
sommato però, come detto, un’ottima settimana. Daniele
Bracciali, ex numero uno d’Italia,
ha ceduto al primo turno al russo Dmitry Tursunov. Avanti di un set Braccio
ha chiamato il fisioterapista in campo per poi sciogliere nel secondo.
Un break in apertura di terzo lo ha condannato alla sconfitta senza riuscire
praticamente più a impensieri il russo che si è barricato dietro
al semplice
ma efficacissimo schema servizio-diritto, se poi la velocità di palla
è
la sua, c’è poco da fare su un campo veloce. E Volandri?
Volandri, disertando le qualificazione del Masters Series candese ha preferito
la terra rossa di San Marino (100.000 dollari di montepremi) dove
però non gli è andata bene. Fuori al primo turno da Vassallo
Arguiello
sconfitto subito al turno successivo dallo statunitense Jerome Haehnel.
Los Angeles: Flavia
Pennetta, che in qualità di testa
di serie numero 8 aveva diritto a un bye, è stata eliminata al secondo
turno dalla wild card statunitense Bethanie Mattek, giunta poi fino ai
quarti di finale dove ha ceduto a Elena Dementieva. Passa un turno anche
Mara Santangelo
che ha superato al primo turno la qualificata americana Ahsha Rolle per
poi cedere alla serba Ana Ivanovic anche lei poi giunta fino ai quarti
dove ha perso dalla connazionale Jelena Jankovic.
Stoccolma: Nathalie
Vierin ha ceduto al primo turno,
in due set anche se lottati, alla 18enne bulgara Tsvetana Pironkova, numero
87 del ranking, ancora in corsa al Nordea Nordic Light Open e alla ricerca
della prima finale in carriera contro la cinese Jie Zheng.
di Gabriele Riva
Ad Agosto vanno tutti in vacanza, ma il
grande tennis no. Bisogna quindi comunque continuare a seguirlo. Per non
perdere d’occhio le avventure dei beniamini della racchetta anche in questo
periodo estivo avremo due aggiornamenti settimanali, uno al lunedì per
tirare i conti sulla settimana precedente e per presentare i tornei pronti
al via; e uno nel week-end per entrare insieme nelle fasi calde dei vari
tabelloni, maschili e femminili, così da non perdersi nulla delle parti
finali delle varie manifestazioni.
Post correlati
Maestrale o ponentino
Dai successi di Berrettini a quelli dell’uragano Sinner, in attesa dell’anno che verrà: che aria tira nel tennis italiano?...