E’ uno Us Open con due chiari segni distintivi, la pioggia che continua imperterrita a frammentare il programma, e, soprattutto, l’impresa di Andre Agassi: nella Grande Mela non si parla d’altro che del Kid della west coast! E James Blake, avanti facile, gli dedica un omaggio dovuto e meritato, bandana e look anni ’80 "per lui che è moltissimo nel nostro sport"
E’ uno Us Open con due chiari segni distintivi, la pioggia che continua imperterrita a frammentare il programma, e, soprattutto, l’impresa di Andre Agassi: nella Grande Mela non si parla d’altro che del Kid della west coast! E James Blake, avanti facile, gli dedica un omaggio dovuto e meritato, bandana e look anni ’80 "per lui che è moltissimo nel nostro sport". E in più gli altri risultati.







dal nostro inviato a New York Max Grassi

The day after… il giorno dopo. Mentre percorro il lungo viale che dalla metrò porta allo stadio del tennis, non sento parlare d’altro che del match di Andre Agassi. Cinque set straordinari, un match destinato a passare alla storia. Chiedo a Fred, che viene dal bronx e di mestiere lavora come impiegato in una banca, se era anche lui al match… "Magari… ma l’ho visto in tv. Però c’era mio figlio e mi ha detto che è stato qualcosa di indimenticabile".

Chi invece c’ha provato ma non è riuscito ad assistere al match è il 25enne tedesco Benjamin Becker, centododici del mondo. "Non c’erano più posti in tribuna, così ho provato a guardarlo in piedi ma dopo un po’ mi hanno cacciato. Sono andato a vederlo in hotel". Niente di strano. Chissà quanti altri giocatori non hanno trovato posto all’Arthur Ashe. Con una piccola differenza… B. Becker è il giocatore che oggi (terzo match sul centrale dopo Sharapova e Roddick) sfiderà Agassi nel terzo turno di questo uggioso Us Open.

In pochi conoscono questo tedesco che ha passato le "quali" senza perdere un set prima di eliminare il nostro Volandri e quindi Grosjean in tre set. Campione Ncaa qui in America nel 2004, Becker – dopo aver terminato gli studi universitari negli States – ha ora deciso di dedicarsi a tempo pieno al tennis… e i risultati non si sono fatti attendere. Insomma: un cliente da non sottovalutare per nonno Agassi che deve anche recuperare le quasi quattro ore che ha impiegato per battere Baghdatis.
Ma Agassi potrebbe trovare un alleato in Giove Pluvio… visto che per oggi su New York è prevista pioggia tutto il giorno, la stessa pioggia che ha impedito, nella giornata di ieri, lo svolgimento di tutta la sessione serale.

Il resto della giornata ha visto l’imbarazzante eliminazione di Alessio Di Mauro contro Andy Murray e, soprattutto, la sconfitta al tie-break del terzo set di Francesca Schiavone con l’israeliana Shahar Peer. Sconfitta che brucia soprattutto perché la milanese ha sciupato – avanti 5-1 nel set decisivo – ben 5 palle match. Peccato perché avremmo potuto assistere ad un interessante match contro la numero 2 del mondo Justine Henin (che ha vinto ma lasciando per strada un set contro Ai Sugyama, n.d.r.), prova generale della finale di Fed Cup in programma a metà settembre in Belgio.

PILLOLE DA NEW YORK
Bandana, maglietta dai toni sgargianti, scarpe e pantaloni sopra le righe. Non stiamo parlando ancora di Andre Agassi, pur in versione 80’s, ma di James Blake. Per gli americani è quello che si chiama "tribute", che non equivale semplicemente al nostro "omaggio a", è qualcosa di più, significa legittimare la leggenda. Un tribute dunque, per dirla alla newyorchese nemmeno tanto velato, anzi: "Volevo solo far sapere ad Andre cosa abbia significato e cosa significhi per il tennis e per lo sport. Gli auguro tutto il meglio, da questi Us Open, e dalla vita". Cosa dite, qualche annetto fa il piccolo James aveva un poster del Kid in camera? Comunque, com’è come non è, JB, addobbato alla Andreino, continua la sua marcia lungo il tabellone, marcia che lo porta ora al terzo turno a dispetto di Teimuraz Gabashvili che non ha d’altro canto proposto strenua resistenza. Marcia (reale) quella di Federer che asfalta anche Timmy Henman, tre set e tre break, ordinaria amministrazione.
Nel tabellone femminile, detto della Schiavone sciupona e della Henin avanti con l’incoveniente inaspettato di un set perso, resta d’aggiungere che le russe non si fermano, dopo le vittorie in un amen di Miss Sharapova, avanzano anche Kuznetsova e Dementieva. Quest’ultima, accreditata della quarta testa di serie, ha superato la connazionale Vera Zvonareva in due set abbastanza equilibrati. Per due figlie di madre russia al terzo turno ce n’è un’altra, d’un certo spessore, che arresta la sua corsa all’Open degli States. E’ Maria Kirilenko (numero 20 del seeding) caduta vittima dell’aggressività e delle bordate dell’iraniana naturalizzata francese Aravane Rezai, un’ottima diaciannovenne con un futuro lucente, a patto che pialli qua e là qualche spigolo piuttosto accuminato del suo carattere e che impari a gestirsi come si deve e come si conviene su di un campo da tennis. (Gabriele Riva)

US OPEN’S ARCHIVE
Lu nedì 28 agosto – Opening day
Ma rtedì 29 agosto – Day 2
Me rcoledì 30 agosto – day 3
Gi ovedì 31 agosto – day 4

RISULTATI E TABELLONI DEGLI US OPEN 2006
Main-draw maschile – Pdf
Main-draw femminile – Pdf