E’ vero, questo Us Open è il suo ultimo torneo nel circuito ma Andre Agassi è deciso a lasciare un gran bel ricordo di sé, e così nel primo turno dell’Open di New York supera Pavel nel giorno in cui un’altra leggenda americana è stata premiata a Flushing Meadows: Billie Jean King
E’ vero, questo Us Open è il suo ultimo torneo nel circuito ma Andre Agassi è deciso a lasciare un gran bel ricordo di sé, e così nel primo turno dell’Open di New York supera Pavel nel giorno in cui un’altra leggenda americana è stata premiata a Flushing Meadows: Billie Jean King. Male gli italiani, meglio le ragazze







Non succede di rado che la costa est degli Stati Uniti venga annaffiata di tanto in tanto negli ultimi giorni agostani. I newyorchesi sono abituati a quelle che loro chiamano "shower", che vengono e che vanno, alternando acqua e sole, pallido, ma sole. E’ per questo motivo che il programma giornaliero dell’opening day, la giornata d’apertura, degli Us Open 2006 è slittata di un’ora. Poco male per chi è abituato ai capricci dei cieli londinesi.

Andre Agassi ha detto che si ritirerà a fine torneo, lo sanno tutti, ma nel suo match contro Andrei Pavel ha detto anche, col linguaggio del corpo e con la racchetta in mano, che non ha intenzione di chiudere tanto in fretta: il torneo dura due settimane, chissà quanto potremo godere della presenza e del gioco di Andreino. Tre ore e mezza di partita di cui il Kid è stato padrone solo a tratti. Primo set al romeno, conti pareggiati nel secondo grazie a un lungo tie-break, e poi Pavel avanti 4-0 nel terzo. "Pensavo di avercela fatta, lo sentivo in mano", ha detto poi Andrei. E invece no, perché l’altro Andrea, quello americano, ha combattuto, s’è arrampicato al secondo tie-break consecutivo e ha poi chiuso la pratica al quarto set con un netto 6-2. L’addio è ritardato e certo non sarà un "primo turno" a salutarlo. E per vedere quelli che potrebbero essere gli ultimi colpi di Agassi sul campo? Quasi 24 mila persone, mica male per un primo turno vero? Solo alcuni sono in grado di muovere certe folle, solo i grandissimi. E Agassi lo è stato, pardon, lo è, fino a prova contraria… fin quando almeno, nel secondo turno Baghdatis proverà a mettere fine alla favola del 36enne che ce la può ancora fare. "Marcos è un talento, uno per cui si paga volentieri il prezzo del biglietto – se lo dice Agassi c’è da credergli – ma io voglio ancora provare le emozioni che dà il campo e ci proverò".

E a proposito di grandissimi, alla partita di Andre Agassi, ha fatto da traino, come si suol dire in gergo televisivo, la cerimonia d’apertura della sessione serale che ha celebrato Billie Jean King, che vinse per ben sei volte Wimbleodn e una volta il Roland Garros, e che sta alle odierne Sharapova e Mauresmo come Martin Luthr King stava al movimento nero del secolo scorso. Oltre che per le gesta sul campo infatti l’occhialuta medio-alta nativa di Long Beach è stata famosa anche per le battaglie, se così si possono chiamare, per il riconoscimento del tennis femminile e per la parificazione dei montepremi. La Usta ha voluto riservarle un grande onore, da oggi in poi gli Us Open si giocheranno al Billie Jean King National Tennis Center, come riportato sulla targa nella foto accanto. A renderlo ufficiale proprio la cerimonia di ieri cui hanno partecipato ovviamente i vertici della federazione americana, ma anche il sindaco di New York Michael Bloomberg e alcune leggende della racchetta, da McEnroe, a Chris Evert, passando per Jimmy Connors.

Tornando al tennis giocato, parlando del tabellone femminile, c’è da dire che, come al solito nei primi turni degli Slam, tutte avanti senza fatica, compresa una rediviva Lindsay Davenport che però ha sempre l’incognita del dolore alla spalla che la perseguita e che potrebbe condizionare i suoi risultati a New York. Tutto facile per Justine Henin che si sbarazza della nostra Maria Elena Camerin, alla quale, ragionevolmente, non si poteva chiedere di più. Passano il primo turno, tra le nostre portacolori, Tathiana Garbin, con discreta agilità, e Francesca Schiavone che ha eliminato in un derby tutto tricolore Romina Oprandi cui la Leonessa ha lasciato solo tre game.

Qualcosa in più era lecito chiedere ai nostri portacolori, i maschietti. Tre in campo, tre fuori al primo turno. Questa volta non ci si può nemmeno aggrappare alla malasorte o alla mano malevola di chi compila i tabelloni, Volandri eliminato dal tedesco Benjamin Becker, Bracciali maltrattato da Gilles Simon, e Davide Sanguinetti sconfitto in "quattro" da Nicolas Massu. In campo oggi, Seppi, Starace e Di Mauro.      
 
di Gabriele Riva

RISULTATI E TABELLONI DEGLI US OPEN 2006
Main-draw maschile – Pdf
Main-draw femminile – Pdf