Juan Carlos Ferrero, intervistato dal sito ufficiale dell’ATP, ha commentato la possibilità che Carlos Alcaraz diventi numero uno del mondo, elogiando Jannik Sinner per aver contribuito a dar vita ad una delle partite più belle che si ricordino negli ultimi anni

Juan Carlos Ferrero, come allenatore di Carlos Alcaraz, ha vissute 5 ore e 15 minuti palpitanti meno di 48 ore fa, quando il suo allievo ha sconfitto Jannik Sinner 6-3 6-7 6-7 7-5 6-3 in uno dei match più belli che si ricordino nelle ultime stagioni, incontro che ha regalato allo spagnolo la possibilità di trovarsi a soli due successi dal suo primo titolo Major e dal diventare il numero 1 del mondo più giovane della storia del tennis. Prima però, la semifinale contro Frances Tiafoe, che si disputerà quando in Italia sarà l’1 di notte.

“Oggi abbiamo deciso di non allenarci in campo, in modo tale da poter far riposare soprattutto il suo sistema muscolare – ha affermato il coach iberico al sito ufficiale dell’ATP –. Si sentiva stanco stamattina, ma nulla di serio: mercoledì, abbiamo sofferto tanto, ma alla fine siamo stati entusiasti, perché è stata una partita straordinaria, giocata in modo sublime da entrambi. Guardando le partite precedenti contro Sinner, sapevo che sarebbe stato molto difficile e che il match si sarebbe stato deciso sui dettagli. Carlos avrebbe potuto anche vincere la partita in tre set, ma ci siamo trovati in svantaggio due set a uno e recuperare stava diventando molto difficile. Carlos ha superato se stesso mentalmente: ha avuto alcuni momenti molto difficili durante il quarto e il quinto set, ma li ha gestiti perfettamente. È stata una delle migliori partite che abbia mai visto, ciò grazie all’intensità costante e alla perfezione di entrambi nei momenti in cui hanno dovuto soffrire. Si nutrivano l’un l’altro e si obbligavano a migliorare a vicenda. Saranno due dei più grandi giocatori nei prossimi 10 anni, con il dovuto rispetto per gli altri che faranno loro compagnia. Sono ad un livello molto, molto alto. Ci sono altri giocatori che sono vicini, ma penso che loro saranno i due giocatori dominanti in futuro nel tour. Lui [Alcaraz] è un lottatore feroce, combatte fino alla fine di ogni partita. Sono fiero di lui”.

Ma quale il rapporto di Alcaraz con la possibilità di diventare numero 1 del mondo? “Non parliamo di queste cose, non ci portiamo troppo avanti con la mente. Sappiamo bene l’opportunità che ha davanti a sé, ma lui deve solo continuare ad allenarsi, cercando di migliorare il suo tennis ogni giorno e di divertirsi sul campo. Quando è felice, gioca bene. L’obiettivo finale è ancora molto lontano e c’è tanto da fare per raggiungerlo. Mentalmente, è pronto per vincere un Grande Slam e per essere numero 1, ma deve continuare a lavorare duro e tenere la testa bassa sempre, mantenendo l’umiltà e i piedi per terra. Deve trovare la sua strada, non rendiamo le cose ancora più difficili per lui. Il primo passo è vincere uno Slam, poi dovrà maturare quella consapevolezza per puntare al titolo in tutti gli Slam a cui prende parte. Questo è quello che sono in grado di fare i migliori giocatori: concentrarsi sull’obiettivo di vincere ogni volta che si presentano ad un torneo. Speriamo che Carlos si metta in questa situazione. Ci sono tanti giocatori che gli renderanno la vita difficile: Sinner, Kyrgios, Tsitsipas, Zverev. Nei prossimi anni, ci saranno un sacco di giocatori che possono vincere un major, non sarà come l’ultimo decennio”.