Finalmente col 1948 sono arrivate le famose palle americane: è uno slogan pubblictario che sancisce l’apertura post-bellica del mercato italiano dopo tanti anni d’autarchia
Il Tennis Italiano presenta un estratto dal British Lawn Tennis: Il tennis a due mani offre più vantaggi? Si analizzano Bromwich e Brown che giocano in pratica da mancini con rovescio bimane ma servono e “smecciano” con la destra. Si conclude che, a parte Segura, i sopradetti e Mc Grath, il tennis si gioca ad una mano e, possibilmente, senza cambiare impugnatura. (Foto su dicembre ‘47)
“ Belle ragazze d’Italia, giocate a tennis !” Canta argentino un articolo. “Finalmente col 1948 sono arrivate le famose palle americane Wilson.”
C’è un ragazzo dal volto difficile, magro come uno scheletro magro, con due gambe da fenicottero ben muscolate. Ha un diritto di spalla ed è 2a categoria. Il giovane Fausto ha una palla pesante e nervi che esplodono di energia e voglia. Gioca, negli Internazionali di Milano, il doppio con un comasco sottile, Gianni Clerici. E’ vero che negli Stati Uniti sta emergendo un certo Dick Gonzales, però scommettiamo che questi nostri due ragazzi faranno qualche cosa, in un modo o nell’altro.
Nei quarti di Davis l’Italia dà cappotto ai danesi che schierano, contro Cucelli e Del Bello, due diciottenni: Kurt Nielsen e Torben Ulrich.
Contro la Cecoslovacchia di Drobny e Cernik a Milano i nostri si arrendono per 2 a 3. Poi però Cucelli e Del Bello raggiungeranno i quarti nel singolare a Parigi. Ma qualcuno critica: è Fulvio Bernardini calciatore e tecnico riconosciuto: “Alle ore 14 di venerdì, ad un’ora dal confronto Cucelli-Drobny, il C.T. De Stefani non sapeva dove si trovasse Cucelli.” Poi più avanti: “Sotto lo sforzo atletico bisogna assolutamente evitare di bere: ebbene, i nostri hanno seguitato a bere e bere, mezzo bicchiere ogni 10 minuti e Marcello è crollato sulle gambe….”
La specificità delle singole discipline non era granché conosciuta, né le meccaniche alimentari.
Infatti i professionisti, tra cui Jack Kramer, girano il mondo guidati da Jack Harris. Segura, Pails e Riggs danno spettacolo a dispetto di terreni improvvisati su piste da rodeo e….di qualche bicchiere di acqua minerale.
A Wimbledon, contro chi pensa che il bello sia giocare di tocco, vince un giovanottone americano dal gran servizio, dalle volèes decise ma dalla classe relativa. Falkenburg batte Bromwich 7-5 al quinto annullandogli tre match-points. Il vincitore supera Sedgman, Bergelin e Mulloy e non passa professionista: “ Che me ne faccio dei soldi, se perdo il divertimento?”
La solida e atletica Louise Brough dal bel gioco completo fa suo il femminile. 1,72 per 75 Kg, che portamento!
1948 – Chi ha vinto gli Slam Parigi singolare maschile: F. Parker; singolare femminile: N. Landry Wimbledon singolare maschile: B. Falkenburg; singolare femminile: L. Brough USA singolare maschile: R. Gonzales; singolare femminile: M. Osborne Australia singolare maschile: A. Quist; singolare femminile: N. M. Bolton | a |