Non esistono solo quelle dei calciatori:
anche i tennisti hanno avuto il loro spazio nelle varie collezioni a partire
dal classico album della Liebig e soprattutto nelle serie promozionali
inglesi che venivano inserite , come gadget promozionale, nei pacchetti
di sigaretteCos’è
la figurina? Troviamo sul vocabolario la frase giusta che la definisce
“piccola immagine di vario soggetto stampata su cartoncino, acclusa a
prodotti commerciali o venduta in buste chiuse,
Non esistono solo quelle dei calciatori:
anche i tennisti hanno avuto il loro spazio nelle varie collezioni a partire
dal classico album della Liebig e soprattutto nelle serie promozionali
inglesi che venivano inserite , come gadget promozionale, nei pacchetti
di sigarette
Cos’è
la figurina? Troviamo sul vocabolario la frase giusta che la definisce
“piccola immagine di vario soggetto stampata su cartoncino, acclusa a
prodotti commerciali o venduta in buste chiuse, la cui serie completa può
dare diritto a premi”. La figurina espressa in questa definizione
nasce negli ultimi decenni dell’Ottocento e poiché è
un prodotto
destinato alla massa, deve aspettare che i costi di stampa dell’epoca,
come ad esempio la cromolitografia, acquisiscano prezzi di produzione
accessibili.
Prima di tale data esistevano semplici foglietti con qualche fregio,
oggi chiamato logo, accanto al nome della ditta pubblicizzata. Qualcuno
vede in tali prodotti l’antenato della figurina moderna e su questo,
considerato
che a tutto si deve dare una paternità, siamo d’accordo anche noi.
Riguardo
poi alle misure non esiste una misura fissa, ma da parte nostra riteniamo
che una figurina non debba essere superiore a 12 centimetri altrimenti
rientrerebbe nelle misure di cartolina oppure di piccola
pubblicità.
Il percorso storico della figurina ricalca quello della cartolina postale.
La nascita della figurina e del Lawn Tennis sono contemporanee al boom
della stampa a colori e di conseguenza il tema del tennis è presente
nelle
figurine sin dall’inizio. Agli inizi del ‘900 poi, le case
produttrici
di sigarette, sempre alla ricerca di nuovi veicoli promozionali, decidono
di inserire figurine all’interno dei pacchetti; nascono così le
‘Cigarette
cards’, una specializzazione che quasi fa corpo a sé, tanto
è vasta; una
produzione che parte principalmente dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti
e che raggiunge il culmine negli Anni Trenta. Una moda che non ha attecchito
in Italia. Esiste un libro introvabile “Lawn Tennis Cigarette and
trade cards” dell’inglese Dereck Hurst dove possiamo trovare
quasi
200 ditte produttrici di figurine e quasi un centinaio di ditte di cigarette
cards. Sembrerebbero tante ed invece queste cifre sono soltanto la punta
dell’iceberg. Innumerevoli sono le ditte, moltissime le tematiche delle
figurine e lo sport è una tematica abbastanza marginale. Soltanto una
piccola
percentuale dello sport poi riguarda il tennis (non dimentichiamo è stato
a lungo considerato uno sport d’elite).
Facciamo
un esempio: tutti i collezionisti di figurine conoscono la gloriosa
Liebig,
sin dal 1890 una delle prime case di figurine, che ha stampato migliaia
di pezzi su tutte le tematiche dello scibile umano. Ebbene in questa enorme
massa di figurine ce ne sono soltanto 6 a soggetto
tennistico.
Le cigarette cards invece privilegiano
abbastanza lo sport ed il tennis, soprattutto con le immagini dei campioni
del momento, e sul retro di ogni figurina troviamo una didascalia inerente
al personaggio riprodotto. Spesso attraverso queste figurine abbiamo appreso
notizie sui vari giocatori che altrimenti sarebbero rimaste sconosciute.
In alcuni casi era possibile raccogliere le serie complete in album,
anch’essi
pieni di didascalie, oggi molto richiesti dai collezionisti. La domanda
finale è questa: come si diventa collezionisti di figurine? In questo
settore
non si diventa collezionista facilmente e soprattutto dall’oggi al domani,
poiché mettere assieme un bel po’ di pezzi richiede un lavoro da
certosino.
Qualcosa si può trovare nei convegni di
collezionisti di cartoline e nelle aste online. I prezzi sono a volte
scoraggianti anche perché, quando troviamo in una serie di soggetti
diversi
un pezzo riguardante il tennis, spesso per conquistarlo dobbiamo acquistare
tutta la serie completa.
Nelle foto allegate presentiamo alcune
figurine italiane, graficamente non certo all’altezza di quelle
straniere, ma assai interessanti dal punto di vista storico e soprattutto
sentimentale. Tutti i soggetti pubblicati appartengono alla collezione
Franco Alciati. (Beppe Russotto)
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