di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Come ampiamente previsto, il famigerato Master di Bali comincia già dalla prima giornata a produrre i temutissimi danni collaterali, paventati alla vigilia. A pagarne le conseguenze, la povera Pennetta che, costretta a dover rinunciare alla kermesse indonesiana, vede la sua classifica peggiorare fin dalla prima giornata di gare.
Questi i risultati odierni:
Gruppo A:
(1) Marion Bartoli (FRA) d. Magdalena
Rybarikova (SVK) 64 64
Gruppo B:
(2) Samantha Stosur (AUS) d. Agnes Szavay (HUN)
62 36 61
Gruppo C:
(3) Yanina Wickmayer (BEL) d. (WC) Kimiko Date Krumm
(JPN) 76(5) 63
Gruppo D:
Aravane Rezai (FRA) d.
(4/WC) Sabine Lisicki (GER) 16 63 64
Prima di questo Tournament of Champions, il distacco tra la pugliese, numero 11 del mondo, e la “corsa” ammontava a 45 punti (3150 a 3105).
Il torneo indonesiano, analogamente al Master di Doha, assegna punti anche a chi scende semplicemente in campo: 35, i punti base cui ne vengono aggiunti 90, in caso di vittoria (più 170 punti in caso di vittoria in semifinale, più altri 180 in caso di vittoria in finale). Questo significa che Marion ha già incamerato 125 punti con il successo odierno, e potrà incrementare il suo bottino di 35 punti, semplicemente prendendo parte al match della seconda giornata, che la vedrà opposta alla israeliana Peer: totale 160 punti, 50 in più del 16° risultato (l’ultimo utile ai fini della classifica) che la Bartoli può annoverare nel suo ranking, conseguito a Dubai (110 punti). Anche perdendo dopodomani, quindi, per soli 5 punti (3155 a 3150) la Bartoli scavalcherà Flavia che, in questo torneo, dovrà guardarsi anche dalla Stosur. All’australiana (già vincitrice all’esordio quest’oggi) basterà giungere in finale, per relegare la Pennetta al 13° posto del ranking, con tutte le conseguenze che una classifica del genere può comportare, anche a livello di slam. Ricordiamo, infatti, che essere accreditati di una testa serie compresa tra la 13 e la 16 significa dover incrociare, a livello di ottavi di finale, una delle prime 4 teste di serie.
E pensare che una vittoria a Bali, in un torneo tutt’altro che proibitivo, avrebbe consentito a Flavia di chiudere l’anno addirittura in 9° posizione! Col senno di poi, stanti le assenze delle sorelle Williams, forse Flavia avrebbe anche potuto assecondare i suoi interessi “particolari”, recandosi a Bali e facendo il tifo dall’Indonesia per il suo team di Fed Cup, alle prese con una finale dall’esito che pare quanto mai scontato.
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La Bartoli rifiuta di stringere la mano alla Razzano