Il comune di Parigi ha un anno di tempo per dare efficacia al progetto di ampliamento dell’attuale sede. Altrimenti lo Slam transalpino cambierà casa…

di Fabio Bagatella

I quattro moschettieri della racchetta (Renè Lacoste, Henri Cochet, Jean Borotra e Jacques Brugnon) non esiterebbero a sguainare i loro fioretti per impedirlo… Dopo oltre 80 anni di imprese tennistiche, gli Internazionali di Francia rischiano di lasciare il loro amatissimo Bois de Boulogne per spostarsi nella periferia parigina (zona Disneyland).

Il comune di Parigi ha un anno di tempo per dare efficacia al progetto di ampliamento dell’attuale sede dei French Open se vuole evitare che l’impianto del Roland Garros a partire dal 2011 non ospiti più lo Slam transalpino.

Lo ha dichiarato Gilbert Ysern, direttore generele della FFT (Federazione Francese di Tennis) e degli Internazionali di Francia. Queste le sue parole: “Sembra che l’entourage politico del sindaco (Bertrand Delanoë, ndr) sia diventato più ostile nei confronti del nostro progetto. È chiaramente un’opposizione politica che era inizialmente assente al momento del lancio del progetto. Se a questo si aggiunge il dissenso di alcuni cittadini, allora credo sia giusto cercare nuove opzioni, compresa quella di lasciare l’impianto della Porte d’Auteuil. Stiamo considerando anche le soluzioni interne come la copertura del court Philippe Chartrier, ma anche l’abbandono dell’attuale sede, dato che siamo solo affittuari (con contratto che scadrà nel 2015, ndr). Proprio in questi giorni stiamo valutando le conseguenze di un eventuale spostamento della sede del torneo”.

Il piano, affidato lo scorso maggio all’architetto Marc Mimram (l’ideatore del viadotto che collega Francia e Germania tramite il fiume Reno), prevede tra l’altro la costruzione di un nuovo campo centrale con tetto retrattile modello-Wimbledon. L’obiettivo è quello di tenere il passo degli altri Slam e frenare la concorrenza di Madrid. Il comune di Parigi aveva pianificato di contribuire con 20 milioni al costo complessivo del progetto stimato in 120 milioni e destinato ad essere completato tra il 2013 e il 2014. Ora sembra intenzionato a tirarsi indietro (Pressioni dei residenti? Problemi di budget?). Le parole di Ysner suonano come una sorta di ultimatum. Parigi stanzierà i fondi per dar avvio al piano-Mimram? Che ne sarà dell’immortal Philippe Chatrier? Nel 2011 vedremo i campioni Atp e Wta impegnati nel paese di Topolino e Paperino?

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