di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Alle volte anche i grandi sovrani sono costretti ad abdicare… Mentre l’Atp regala a Sua Maestà Federer un nuovo prestigioso riconoscimento, la “sua” Svizzera gli gioca invece un bel “tiro mancino”. E’ lo sciatore Didier Cuche, il miglior sportivo elvetico per il 2009. Roger deve accontentarsi della piazza d’onore.
Lo scorso 12 dicembre il media centre “Halle St-Jacques” di Basilea ha ospitato la sessantesima edizione del “Credit Suisse Sports Awards”, il galà patrocinato dal noto colosso bancario svizzero che assegna annualmente gli oscar del mondo sportivo rosso-crociato. Roger Federer, protagonista di una stagione ad altissimo livello, era il grande favorito della vigilia per la categoria maschile. Le preferenze combinate, di pubblico e addetti ai lavori (giornalisti, esperti e atleti stessi), hanno premiato invece Didier Cuche. Il 35enne di La Pâquier (cantone di Neuchâtel) ha vissuto d’altro canto un’annata da favola. Oro in Super-G e argento in Discesa ai mondiali in Val d’Isère, vincitore della Coppa di specialità (Slalom Gigante) e terzo assoluto nella classifica generale di Coppa del Mondo.
Era forse l’ultima occasione per premiare chi, fino alla scorsa stagione, era uno sciatore di primissimo livello e il 2009 ha consacrato come vero e proprio campione… Era poi dai tempi di Michael Von Grüningen (1997) che uno sciatore non raccoglieva l’ambito riconoscimento… Federer, dopo tutto, aveva ottenuto il premio già quattro volte negli ultimi sei anni (2003, 2004, 2006, 2007). Nel 2008, dopo una stagione sottotono, aveva egualmente “strappato” l’onorificenza di squadra, assieme a Stanislas Wawrinka, per l’oro olimpico vinto nel doppio a Pechino.
Il neocastellano l’ha spuntata al fotofinish grazie allo 0,78% dei voti. Il ristrettissimo margine tra i due ha per altro dimostrato che il cuore elvetico era diviso sostanzialmente a metà. Cuche non si aspettava la vittoria. Ai meriti del formidabile avversario sconfitto e ai molti fans le sue prime parole: “Non so cosa dire, è indescrivibile. Davvero pensavo vincesse Roger Federer, mi sento quasi di scusarmi perché lui ha avuto un anno strepitoso. Sono onorato di questo premio e ritrovo l’affetto di tutti i tifosi che mi hanno appoggiato, non è stato semplice tornare al vertice”. A Federer non è dunque bastato riconquistare il trono mondiale, neppure sfatare il tabù Roland Garros. Roger può comunque consolarsi con l’ennesimo riconoscimento proveniente dal circuito.
Pochi giorni dopo la cerimonia di Basilea, il sito ufficiale dell’Atp ha compilato uno speciale ranking dei migliori giocatori del primo decennio (2000-2009) del XXI secolo. L’obiettivo: stabilire i “best” del primo scorcio del nuovo millennio che volge ormai al termine. In vetta alla classifica re Roger troneggia indiscusso dall’alto dei suoi quindici Slam vinti e delle sue cinque stagioni concluse da numero uno. L’elvetico precede il suo grande rivale, Rafael Nadal, l’australiano Lleyton Hewitt e gli statunitensi Andre Agassi e Andy Roddick. L’Atp si è “limitata” ai top five aggiungendo a corollario una serie di menzioni d’onore: citati, nell’ordine, Pete Sampras, Marat Safin, Gustavo Kuerten, Nikolay Davydenko, David Nalbandian e Juan Carlos Ferrero. Ai gemelli Bob e Mike Bryan l’alloro di miglior team di doppio.
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Il campione svizzero di sci Didier Cuche