A Glasgow la Gran Bretagna affronta gli Stati Uniti pochi giorni dopo la scomparsa della Regina Elisabetta: le parole di Andy Murray alla vigilia del match valido per il Gruppo D

La Regina Elisabetta II si è spenta giovedì scorso all’età di 96 anni dopo un regno durato ben 70 anni, dal 1952 al 2022. Momento delicato anche nel mondo dello sport britannico, con la squadra di Leon Smith pronta all’esordio nel Gruppo D di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. Andy Murray, determinante per l’ultima vittoria della Gran Bretagna in Coppa Davis nel 2015, ha manifestato le proprio sensazioni ai microfoni di Sky Sports.

“È stata ovviamente una settimana molto triste con la notizia della morte della Regina – le parole dell’ex numero 1 del mondo – ma credo che questa sarà un’occasione per tutti per dimostrare quanto lei abbia significato per noi“. La squadra britannica indosserà il lutto al braccio per tutta la durata dell’evento in segno di rispetto. “Sono sicuro che verranno cantate delle canzoni e verrà osservato un minuto di silenzio. È ovvio che ha avuto una vita straordinaria e credo che questi pochi giorni in cui la Gran Bretagna gareggerà saranno un’occasione per celebrare lei e tutto ciò che ha fatto.

Il ricordo di Wimbledon è ancora nitido. “Sono stato molto fortunato ad avere l’opportunità di giocare davanti a lei nel torneo di casa, è stato un onore. Un momento che resterà indelebile nella mia carriera. La squadra? Siamo molto forti, con tante alternative. Anni fa Tim Henman e Greg Rusedski giocavano praticamente tutti gli incontri insieme. Poi, per un certo periodo, ho giocato la maggior parte delle partite di singolare e di doppio. Tornare a rappresentare questi colori è fantastico”.