di Gabriele Riva – foto Getty Images
Chi legge Tennis Italiano tutti i mesi lo sa; chi consulta il nostro sito quotidianamente pure. Le corde sono importanti tanto quanto la racchetta. Una buona racchetta con l’incordatura sbagliata è come una Ferrari con sotto il motore di una Duna del ’79. Non va. O va male. Ce ne sono molte, di corde (navigare per credere). E ci sono anche molti professionisti in grado di dirvi tutto su avvolgimento, monofillamento, calibro, tensione, budello… Ogni appassionato ha il suo incordatore (non cadiamo nella sindrome del pianista mancato: evitiamo di chiamarlo accordatore) di fiducia. Magari un amico, un parente o un negoziante che ormai, dopo tanti anni, sa tutto di voi: che volete il sintetico verticale e il budello orizzontale, o viceversa; che se le “tirate” meno di 25 è più telone che campo; che voi con quell’aggeggio che chiamano “antivibro” proprio non vi trovate. Eppure, dopo qualche anno…
Ecco i dieci segnali che ti fanno capire che devi cambiare il tuo incordatore
Al numero 10
Il tuo budello puzza come la trippa della festa del paese di sei mesi fa
Al numero 9
Va bene la crisi, ma gli spaghetti Barilla n.8 no…
Al numero 8
Ogni volta che gli chiedi l’ibrido ti guarda dubbioso e si mette a farti il predicozzo sui tuoi gusti sessuali
Al numero 7
Per controllarti la tensione fa uscire l’elettricista
Al numero 6
Cominci con le palle nuove e dopo mezz’ora sono buone per giocare a carambola
Al numero 5
E’ un obiettore di coscienza, per principio lui di “calibro” non parla
Al numero 4
Al posto di farti i nodi a fine incordatura usa il velcro delle BullBoys
Al numero 3
Ogni volta che ti propone il miglior budello su piazza sparisce il cane del vicino
Al numero 2
Ti ha detto che non puoi “montare” il multifilamento perché non hai il decoder
E il primo segnale che ti fa capire che è ora di cambiare il tuo incordatore è
Se gli chiedi un vibrastop ti dà del pervertito
da un’idea di… David Letterman
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