Da oggi appuntamento settimanale con quei giocatori che sembravano destinati ai Top 10 e invece aspettano ancora di esplodere. Oggi Ernests Gulbis…

 

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Il tennis è un po’ come il vino. Ci sono annate buone ed altre meno buone. Il 1988 è una di quelle ottime. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre sono nati Juan Martin Del Potro, Marin Cilic ed Ernests Gulbis. L’argentino, re dell’ultimo US Open, è stabile nei top ten da oltre un anno. Il croato, che ha iniziato il 2009 alla grandissima, vi è entrato dopo una rincorsa durata 18 mesi. Il lettone invece, che sino a due anni fa sembrava destinato a piani alti del ranking Atp, arranca nelle retrovie. Sarà in grado di dimostrare realmente il suo valore o rimarrà una… meteora?

 

Non si può proprio lamentare Ernests Gulbis. Madre Natura gli ha donato un viso d’angelo, un gran fisico e un talento innato per il tennis. La sua famiglia non è stata da meno: ha frequentato l’accademia di tennis di Niki Pilic a Monaco di Baviera (da 12 a 18 anni), ha studiato nelle migliori scuole (parla il lettone, il russo, l’inglese e anche un po’ di tedesco). Mamma Milena è una famosa attrice, papà Ainars un importante uomo d’affari. Alvils, il nonno paterno giocò nella nazionale di basket sovietica, Uldis Pucitis, il nonno materno, era un noto regista. I geni del successo sembrano essere di casa dai Gulbis: Ernests non fa eccezione ma il giovane lettone non li ha ancora sfruttati a dovere. Il 21enne di Riga ha colpi d’eccezione nella racchetta: pochissimi riescono a sfornare drop shot e high lob di tal pregio, il suo dritto piatto ed esplosivo, che gli consente di ribaltare facilmente le sorti di uno scambio, è di qualità sopraffina.

 

Purtroppo anche chi sembra nato sotto la buona stella ha il suo tallone d’Achille. Quello di Gulbis è, come si dice, la “testa”. Dentro il campo sono la troppa foga nel cercare il colpo vincente, l’eccessivo nervosismo quando le cose non vanno per il verso giusto a portarlo spesso a perdere la bussola. Fuori dal campo sono invece l’amore per la bella vita, il lusso e i divertimenti (come l’avventura a luci rosse in Svezia smascherata dalla polizia locale durante il torneo di Stoccolma dello scorso ottobre) a condizionare non poco la sua vita da atleta. Ecco svelato il motivo per il quale un talento cristallino, giunto al professionismo a soli 16 anni e sul punto di sfondare a 20, si ritrova a mala pena tra i primi 100. L’anagrafe sorride ancora al lettone ma gli avversari, anche quelli più giovani, scalpitano. Il primo treno per il vertice sembra essere andato, le sue doti e un po’ di buona sorte potrebbero concedergli una seconda chance. Se però il buon Ernests non si darà una mossa rimarrà malinconicamente a far da spettatore a chi quel treno è riuscito a prenderlo.

 

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di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

E’ il 2007 l’anno in cui Ernests Gulbis inizia ad affermarsi a livello internazionale. Alle vittorie nei Challenger di Besancon, Sarajevo e Mons (in Belgio senza concedere nemmeno un set) che gli permettono di entrare stabilmente tra i top 100, si aggiungono le prime partecipazioni agli Slam dove il lettone si mette subito in evidenza. Al Roland Garros, dopo aver superato in tre rapidi set l’ex top ten Henman (che chiuderà la carriera a fine anno), si merita gli elogi di John Lloyd, capitano britannico di Davis: “prestazione eccellente di Gulbis, frutto di puro e semplice talento.” La corsa di Ernests si ferma al secondo turno, al cospetto di Montanes ma la sua ascesa in classifica continua. Iniziato l’anno ben oltre la 100a posizione mondiale (140) è capace di entrare nei top 50 a soli 19 anni. Sono le vittorie all’US Open che gli permettono di scalare il ranking. Giunge negli ottavi senza perdere un set. Robredo (8) racimola la miseria di 6 giochi, Moya (17) deve sudare per fermarlo alla soglia delle semifinali.

 

Nel 2008 il 20enne Gulbis fa ancora meglio. Non è ancora tempo per la prima vittoria nel circuito ATP ma al lettone sembra mancare davvero poco per giungere al top. Sulla terra parigina si spinge fino a i quarti dove cede solo dopo tre tiratissimi set a Djokovic (3). Tra le sue “vittime” un nuovo top ten (James Blake, 8), battuto anche a Cincinnati in estate. Spesso sono i sorteggi a penalizzarlo trovandosi subito di fronte i “big”: Nalbaldian (7) e Davydenko (4) al secondo turno di Indian Welles e Miami, Murray (11) e Nadal (2) al secondo e terzo turno sull’erba del Queens e di Wimbledon, Roddick (8) al secondo turno dell’US Open. Il 4 agosto tocca il suo best ranking, numero 38: sembra proprio pronto per il salto di qualità.

 

La stagione 2009, che doveva essere quella della definitiva consacrazione, si trasforma in un’inaspettata debacle. I migliori risultati sono i quarti di finale di Tokyo e San Pietroburgo. Ad agosto esce dopo oltre due anni dai top 100. Oggi è numero 98.

 

Il 2010 sembrava partito sotto buoni auspici: a Doha, dopo aver superato anche il nostro Seppi (49) è giunto ai “quarti” perdendo contro Federer ma giocando ad armi pari. La secca sconfitta contro Monaco (33) all’esordio degli Australian Open ci ha riconsegnato il solito Ernests: grande genio ma anche tanta tanta sregolatezza

 

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a cura di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Nome e cognome completo 

Ernests Gulbis

Data di nascita

30 agosto 1988

Età

21 anni

Luogo di nascita

Riga (Lettonia)

Nazionalità

Lettone

Residenza

Jürmala (Lettonia)

Altezza

190 cm

Peso

77 kg

Professionista dal

2004

Gioco

Destro (rovescio a due mani)

Titoli ATP (singolo)

0

Titoli ATP (doppio)

2 (2008, Houston con Schuettler; 2009, Indianapolis con Tursunov)

Finali ATP (singolo)

0

Finali ATP (doppio)

0

Attuale classifica ATP (singolo)

No. 98

Miglior classifica ATP (singolo)

No. 38 (04 agosto 2008)

Attuale classifica ATP (doppio)

No. 140

Miglior classifica ATP (doppio)

No. 130 (23 novembre 2009)

Miglior risultato Australian Open (singolo)

 

Secondo turno (2009)

Miglior risultato Roland Garros (singolo)

Quarti di finale (2008)

Miglior risultato Wimbledon (singolo)

Secondo turno (2008, 2009)

Miglior risultato US Open (singolo)

Ottavi di finale (2007)

Matches vinti/persi ATP+Grande Slam (singolo)

60/68

Matches vinti/persi Coppa Davis

15/8

Allenatore

Hernan Gumy

Guadagni totali in carriera

$1,272,739

Sito internet

http://ernestsgulbis.wordpress.com