C’è un nuovo blog su tennisitaliano.it. Si chiama Overrule e il padrone di casa è Pierpaolo Renella. Un vulcanico. Uno che svaria da Steinbeck a Tarantino con la facilità con cui Federer passa di diritto. Americanologo, col culto di Nick Bollettieri, Pier lavora nel mondo della finanza ma il cuore è sui campi da tennis. Con una particolarità in più: non i terreni calcati dai Pro consumati, ma dai giovani che ci stanno provando. Al Roland Garros preferisce il Petit As di Tarbes, agli Internazionali d’Italia il Trofeo Bonfiglio e agli US Open l’Eddie Herr di Bradenton, Florida.
Conosce tutti gli Under che meritano menzioni (italiani, statunitensi, kazaki, russi, indiani…) e tutti quelli che hanno alle spalle una “bella storia da raccontare”; tutti i nomi di quelli che bisogna segnarsi sul taccuino per evitare di non venir colti di sorpresa dall’ennesima Altranuovarussova che promette di dominare il circuito femminile o dall’Idratherdrinkuisky di turno che entra di colpo nei Top 50. Accanito difensore del circuito junior (che resoconta mensilmente con la sua rubrica su Tennis Italiano), fermo oppositore del “professionismo infantile” non limita le proprie riflessioni alla cronaca e ai risultati ma tenta di stanare gli argomenti chiave (non solo tecnici, ma anche mentali) per un ragazzino o una ragazzina con racchette e borsone.
La deformazione professionale lo porta anche ad avere un occhio attento sulle dinamiche di mercato e di management che ruotano intorno al mondo del tennis (questa volta non solo junior, anzi…). Sponsor, partnership, strategie, investimenti e quant’altro. Insomma, seguendo Overrule, che si andrà componendo delle quasi venti categorie delineate dall’autore, si avrà un colpo d’occhio allo stesso tempo generale e dettagliato su aspetti del mondo della racchetta che finora sono passati (colpevolmente?!) sotto silenzio. Imparerete, se vorrete, a conoscerlo e, a quel punto… buon divertimento!
Di seguito l’introduzione del primo post introduttivo di Pierpaolo. Il testo completo su OVERRULE
“Ho 39 anni, una famiglia simpatica che vale la pena di frequentare e una vita che con grande presunzione giudicherei normale, lucida. Non troppo schizofrenica.
Oltre il tennis mi piace andare in barca, mangiare frittelle al latticello e alligatori fritti, prendere per le corna il Toro di Wall Street, disegnare fumetti, fissare le pareti, dare la caccia alle anitre, assistere alle sfilate di Daria W., giocare a Forza 4, giocare alla caccia al tesoro. Mi interesso di parecchie cose, e non sono entusiasta di nessuna. Sono incoerente. Credo che nella vita una limitata incoerenza non possa che rappresentare un vantaggio. Mi piace fare zapping, osservare da più punti di vista una realtà frammentata, fatta di tanti elementi sovrapposti e apparentemente contrastanti”. (Pierpaolo Renella)