di Fabio Colangelo – foto Ray Giubilo
Primi segnali di risveglio da parte di Simone Bolelli che nel challenger di Barletta (30000 Euro + H) vince tre partite di fila e raggiunge la semifinale, dove viene sconfitto dal giovane spagnolo Pere Riba. Ovviamente Simone ci ha abituati a risultati e palcoscenici completamente diversi, ma considerati i problemi che aveva riscontrato in Marocco al suo rientro (forzato) nel circuito challenger, questo risultato può essere interpretato come l’inizio di una lenta e difficile risalita.
Al primo turno ha sconfitto 6/4 7/6 lo sloveno Grega Zemjla, giocatore fresco di best ranking (140) grazie alla semifinale di Caltanissetta e autore di un ottimo inizio di stagione. Una buona vittoria contro un avversario solido, che regala poco e “in fiducia”. Al secondo turno è uscito vincitore da un match per lui molto pericoloso. Nella sfida tra quelli che forse sono i due migliori “talenti” del nostro tennis con Matteo Trevisan aveva tutto da perdere, con l’avversario fresco finalista a Caltanissetta e in grande forma. Questa è stata forse la vittoria più importante per il suo morale, poiché dopo aver perso la prima frazione non si è demoralizzato (cosa facile per chi attraversa un periodo come il suo), ed è riuscito a imporsi al terzo set dopo una grande lotta (3/6 6/0 7/5 il finale). Altra buona vittoria nei quarti di finale dove ha superato l’altro sloveno Blaz Kavcic. Un altro match lottato (7/5 7/5) contro un altro giocatore in buona condizione, fresco di ingresso nei top 100 (96). A un passo dalla finale è stato come detto fermato dall’iberico Riba, cliente molto pericoloso sui campi lenti. Il punteggio (6/3 0/6 6/2) rispecchia in pieno il momento di Simone. La mancanza di match e di vittorie porta ovviamente ad avere dei vuoti spesso decisivi nell’economia di una singola partita. Dopo aver dominato (solo 12 punti concessi al rivale) il secondo parziale sarebbe bastata solo un po’ più di “abitudine alla vittoria” e oggi Bolelli si sarebbe giocato il titolo contro il belga Darcis.
E’ indubbio che risulti “strano”, con tutto il rispetto per gli avversari, gioire per delle vittorie contro certi giocatori, ma purtroppo per risalire e ritrovare gioco e fiducia questa è l’unica strada. Ora disputerà altri due tornei challenger (Napoli e Monza), prima di rientrare nel “suo” mondo con le qualificazioni a Monte-Carlo. La speranza è che riesca a proseguire su questa strada per presentarsi agli appuntamenti che contano con la forma e la fiducia necessaria.
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