da Livorno, Pierpaolo Renella – foto Riccardo Novi
Evidentemente l’atmosfera serena, il clima familiare e il libeccio di Livorno portano fortuna all’Italia, perché qui Marco Speronello (oggi purtroppo inchiodato alla 1574esima posizione del ranking Atp) aveva raggiunto la finale nel 2005. A questo punto Georgia Brescia, tesserata per il Tennis Club Monza e seguita dal maestro Marco Baio, ha come minimo eguagliato quel risultato, staccando con pieno merito il biglietto per la finale della 21esima edizione del Trofeo Città di Livorno, presso la Cooperativa Tennis nel quartiere Banditella. 7-5 6-3 lo score della semifinale “All Italians” che vedeva opposta la brianzola alla lucchese Jasmine Paolini, altra grande rivelazione del torneo. Tra le due c’era già un precedente, alla Coppa Belardinelli 2009, concluso anche in quel caso con la vittoria di Georgia. Il match di oggi è stato caratterizzato da diversi errori gratuiti, entrambe le ragazze molto nervose. Si è giocato a ritmo troppo basso per impensierire una contrattaccante di qualità come la Brescia. La Paolini, dal canto suo, non ha avuto il coraggio, le energie e la pazienza per sfondare il “muro” dell’avversaria. Nel primo set la toscana ha avuto 2 palle per condurre 3 a 1 e 4 a 2. Il risultato per la finalista italiana è il classico bicchiere mezzo pieno perché ha giocato il suo miglior tennis della stagione, ma mezzo vuoto perché per battere la Csoregi vista finora dovrà alzare decisamente il livello di gioco.
Finisce, invece, con una prova mediocre il buon torneo di Gianluigi Quinzi, sconfitto 6-3 6-2 in semifinale dall’ungherese Andre Biro. Contratto, lento, alto con le gambe e il bacino, il marchigiano non è mai entrato in partita ed è apparso sprovvisto del cosiddetto piano B. A 14 anni, c’è da dire che non è facile mettersi a giocare serve and volley quando i colpi da fondo non funzionano. Sul match c’è veramente poco altro da aggiungere, se non che le volee di Gianluigi, alto 181 cm, sono le migliori del torneo ed anche il suo servizio è migliorato molto, per velocità e direzioni. Biro se la vedrà in finale contro il londinese Joshua Sapwell, il miglior dritto del torneo, che ha superato il solido, rapido e molto forte fisicamente Omar Salman 6-3 al terzo.
Last but not least, il match di qualità più elevata è forse quello tra Ksenia Sharifova e Ilka Csoregi, vinto con il punteggio di 6-4 6-4, dalla talentosa, agile e disciplinata rumena. Ha vinto chi ha giocato il miglior tennis. Qualche problema in avvio per la rumena, che ha avuto bisogno di 5 o 6 game, per adattarsi alla palla alta e carica di spin della moscovita. Ha capitalizzato il primo set alla prima opportunità sul 5-4. Nel secondo, l’etoile di Transilvania, in vantaggio 3-0, ha subito il recupero dell’avversaria che ha provato a cambiare ritmo, a giocare dropshot e variare un po’ il suo gioco monocorde. Ma dal 3 pari in poi Csoregi è tornata a mettere i piedi dentro il campo e non c’e’ stato più match. 6-4 6-4 in poco meno di due ore di gioco.
Il realtà anche altre due italiane sono approdate in finale. Nel doppio femminile Deborah Chiesa e Giulia Pairone hanno superato il team croato Fett/Primorac 11 a 9 al maxi-tiebreak e domani se la vedranno contro Boyanovska e Sharifova. Per il momento, da Livorno è tutto, buona Pasqua a tutti.
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Ilka Csoregi in azione sui campi della “Banditella” di Livorno