Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni
FERRER B. KOHLSCHREIBER 7-5 7-6
Continua il dominio spagnolo a Monte-Carlo, con David Ferrer che assicura una semifinale tutta di marca iberica, piegando in due set il tedesco Kohlschreiber. Non è stato un incontro semplice per il favorito, che ha servito per il match una prima volta sul 5-4, ha ceduto il servizio ma si è comunque ripreso in tempo per dominare il tie-break. La stessa situazione, peraltro, Ferrer l’aveva vissuta il giorno prima contro Ljubicic, uscendone con carattere alla stessa maniera. Come al solito simpatico lo spagnolo nelle interviste del dopo-gara: “Non è vero che non credo in me stesso – ha detto – ma quando dico che sarà difficile per me rientrare nei top 10 non sono pessimista, sono soltanto realista. Conosco bene le difficoltà che si trovano per arrivarci”. Intanto, questo risultato, gli fa fare un piccolo passo avanti.
NADAL B. FERRERO 6-4 6-2
C’era curiosità per vedere di fronte coloro che hanno vinto, complessivamente, sette edizioni di questo torneo (5 Nadal e 2 Ferrero). L’incontro tra i due iberici, però, è durato lo spazio di otto game, con in mezzo una breve interruzione per pioggia sul 3-2 Ferrero. Sul 4-4, è giunto il break che ha consegnato a Nadal il set d’apertura, bissato poi all’inizio del secondo parziale. Da quel momento in poi il suo avversario non ha più avuto la forza per reagire, cedendo un altro servizio e finendo sconfitto per 6-4 6-2. Nadal ha confermato la sua buona condizione anche contro un avversario decisamente più severo dei due che aveva piegato in precedenza, De Bakker e Berrer. Per Ferrero un buon primo set (che è durato come i due match precedenti di Rafa) ma una brutta sensazione di impotenza quando il ragazzo di Manacor ha preso il largo.
DJOKOVIC B. NALBANDIAN 6-2 6-3
Una partita anonima per tre quarti, fino al 6-2 4-2, quella tra Novak Djokovic e David Nalbandian: troppo scostante l’argentino, autore di poche prodezze e tanti errori. Un piccolo sussulto a metà del secondo parziale: sul 4-3, Nalbandian vola 15-40 sul servizio del rivale, che però trova una splendida palla corta per annullare la prima palla break, e in seguito incassa un regalo dell’argentino. E’ l’ultima chance per David, che cede anche il servizio successivo e dunque la partita. Davvero troppo solido Djokovic di fronte a un avversario che deve ancora ritrovare completamente se stesso. Ma basterà per fermare gli spagnoli?
“Sto giocando uno dei migliori tornei della stagione – dice Novak – e contro gli spagnoli dovrò cercare di essere aggressivo, ma non troppo, nel senso che dovrò giocare vicino alla linea di fondo ma senza commettere errori gratuiti. Non è una sorpresa vederne tre su quattro in semifinale, si sa che hanno una grande tradizione sul rosso. Ora, almeno, si può dire che rappresento il resto del mondo… bella responsabilità, vero? Contro Nalbandian ho giocato un ottimo incontro. Lui resta un avversario molto pericoloso, è tra quelli che colpiscono la palla in maniera più pulita, ha molto talento. Io sono stato bravo a fare ciò che volevo, cioè muovere il gioco impedendogli di colpire sempre nelle stesse parti del campo”.
VERDASCO B. MONTANES 6-3 6-7 6-0
Curioso l’andamento dell’ultimo quarto di giornata. Fernando Verdasco fa valere per tre quarti di gara il suo talento e la sua maggior pesantezza di palla nei confronti del connazionale Albert Montanes, che già aveva fatto un mezzo miracolo arrivando fino a questo punto, e al quale non bastano una solida regolarità e un bel rovescio. Nel primo set Montanes ci prova, e alla fine la differenza non è enorme: 34 punti contro 28. Ma la sensazione è che Verdasco abbia un certo margine. Sensazione confermata dall’avvio del secondo parziale, nel quale basta un break per indirizzare la partita, con un Montanes che appare abbastanza scorato dall’impossibilità di fare match pari. Verdasco serve una prima volta per il match sul 5-1, ma riesce a perdere il servizio per due volte di fila e cede addirittura il secondo set al tie-break, con diversi errori gratuiti e un Montanes rigenerato che comanda spesso lo scambio. Nel terzo però tutto torna nella norma fin dal principio, e il favorito, che torna concentrato, chiude comodamente a zero. Sarà Verdasco-Djokovic, dunque, in semifinale, e stavolta per entrambi sarà tutt’altro che una passeggiata.