Nadal travolge Ferrer e vola in finale. Domani andrà a caccia del sesto titolo contro Verdasco, che ha piegato Djokovic…

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

 

NADAL B. FERRER 6-2 6-3

Non è ancora il miglior Nadal, ma se quello che stiamo vedendo a Monte-Carlo è sufficiente per tramortire i suo avversari, tutti gli altri (Federer compreso) dovrebbero preoccuparsi seriamente pensando a cosa potrà combinare il buon Rafa una volta arrivato al cento per cento della condizione. Nella semifinale dominata contro il connazionale Ferrer (6-2 6-3 in un’ora e 15 minuti) c’è anche, giusto per esser chiari, un concreto aiuto di quest’ultimo, che ha commesso troppi errori nel tentativo di fare qualcosa di diverso dalla sua consueta regolarità da fondo. Nel primo set un break al terzo gioco ha spianato la strada al ragazzo di Manacor, che poi non ha avuto problemi a chiudere sul 6-2. Tre break di fila, invece, hanno caratterizzato l’avvio del secondo parziale, con Ferrer che ha provato con scarso successo a frenare la corsa dell’avversario, strappandogli il servizio sul 2-1, ma senza rientrare davvero in partita. Nel torneo che chiedeva risposte sulle condizioni del Nadal attuale, lo stesso Rafa ha dimostrato che sulla terra è sempre l’uomo da battere, malgrado non vinca da Roma 2009. E nella stagione forse più difficile per lui, rischia di dominare Monte-Carlo come mai gli era successo negli altri cinque successi sul suolo del Principato: fino ad ora, in quattro partite, i game persi dallo spagnolo sono soltanto tredici.

 

“Semplicemente – ha detto Ferrer nel dopo partita – Rafa era troppo forte. Sento la gente che chiede ‘ma cosa succede a Nadal’. La mia risposta è che non gli succede proprio nulla, attualmente è allo stesso livello di quando ha vinto a Wimbledon e di quando dominava a Parigi. Niente di più, niente di meno. Se non ha fatto grandi risultati negli ultimi mesi è solo per una questione di piccoli dettagli. Nel tennis può capitare”.

 

“Sto giocando davvero bene – conferma Nadal –, direi addirittura meglio dello scorso anno in questo periodo, quando comunque portavo con me diversi problemi, fisici e personali. Ora mi sento bene, e per me essere in finale a Monte-Carlo è un sogno. Vincerlo per la sesta volta sarebbe un record? Bene, però ora non mettetemi troppa pressione… Verdasco ovviamente lo conosco alla perfezione, siamo buoni amici e lui da un anno a questa parte sta dimostrando di aver raggiunto un livello di gioco eccezionale. Non sarà semplice. Per quanto riguarda la stagione, non è stata così male come sento dire. Forse la mia peggiore prestazione è arrivata in Australia, ma per il resto sono sempre stato molto vicino a chi ha vinto”.

 

VERDASCO B. DJOKOVIC 6-2 6-2

Senza storia anche la seconda semifinale, con un altro iberico che trionfa e completa il dominio delle furie rosse. Primo set caratterizzato dagli errori del serbo, che sbaglia molto e concede il primo break al quinto game. Potrebbe rientrare subito, Nole, perché si trova avanti 0-30 nel gioco successivo, ma Verdasco recupera e da quel momento il set fila via liscio in direzione Spagna. E’ ancora Fernando ad avere una grossa chance per spingere il rivale verso la sconfitta già nel primo gioco del secondo parziale. Il serbo annulla la pericolosa palla break ma non rientra in partita, perde per tre volte di fila il servizio e vede sfumare una partita che per lui non è quasi nemmeno cominciata. Troppa, oggi, la differenza in campo tra i due, con Verdasco particolarmente in palla e ‘Nole’ lontanissimo dal suo rendimento. Curiosità: tra le prodezze odierne dello spagnolo, anche un ace di seconda con una ‘stecca’ clamorosa. Per Verdasco, si tratta della rivincita sul serbo, che proprio su questo campo lo aveva battuto nei quarti un anno fa. Ora però lo attende Nadal, che contro di lui ha un bilancio di nove vittorie su nove partite.