Il numero 1 del mondo, con la vittoria sul coreano Kwon, ha regalato alla Spagna la qualificazione ai quarti di finale
Sorride la Spagna, sorride Carlos Alcaraz. Dopo la sconfitta all’esordio con Auger-Aliassime, il numero 1 del mondo ha battuto in due set il coreano Kwon, infiammando il caloroso pubblico di Valencia. La squadra di Sergi Bruguera, prima nel Gruppo B di Coppa Davis, affronterà la Croazia nei quarti di finale (23 novembre a Malaga).
“Sono molto felice di aver conquistato il punto decisivo per l’accesso della Spagna ai quarti di Coppa Davis a Malaga – spiega Alcaraz – per me è sempre un grande orgoglio rappresentare il mio Paese. Questo torneo è diverso da tutti gli altri, non si gioca solo per se stessi ma per tutto il popolo spagnolo. È un’atmosfera speciale. Kwon? Sapevo sarebbe stato un avversario ostico su questa superficie, sono stato bravo a restare concentrato dall’inizio alla fine. Mi piace giocare in Spagna, davanti alla nostra gente. La Coppa Davis ci offre questo lusso ed è un vantaggio del quale dobbiamo approfittare”.
Il talento spagnolo ha le idee chiare. “Ora mancano ancora alcuni tornei alla fine della stagione, ma è chiaro che uno dei miei obiettivi principali è vincere le ATP Finals e la Coppa Davis. Anche finire l’anno come numero 1 del mondo sarebbe bello; una volta arrivati a questo punto, l’intenzione è quella di lavorare per rimanerci il più a lungo possibile. Ora ho bisogno di staccare qualche giorno, godermi gli amici e la famiglia”.
La prima settimana da numero 1 non si scorda mai. “È stata una settimana normale per me. Sono venuto qui con l’obiettivo di dare il massimo per la squadra, sapendo che sarei stato il numero 1 al mondo, ma senza pensare che avevo appena vinto un Grande Slam. Quello che volevo era dare il mio 100% per aiutare i compagni. Il primo giorno ho giocato con molta fiducia, ma l’avversario è stato migliore di me. Pressione per essere il numero 1? Con tutto il calore della gente non l’ho sentita, è stato tutto più semplice. Vedremo negli altri tornei come andranno le cose”.