da Nizza, Andrea Merlo – foto Ray Giubilo
Ci sono stati anni in cui Nizza riusciva a fare ombra a Monte-Carlo, tennisticamente parlando. Un epoca lontana, che oggi pare quasi inverosimile, ma che ritorna d’attualità con la rediviva prova del circuito ATP nizzarda, oggi ridimensionata rispetto al passato ma comunque capace di creare un nuovo epicentro francese nel calendario tennistico mondiale. Non troppi fasti, ma un’organizzazione pratica e snella, in un circolo caratterizzato da spartana essenzialità. L’Open de Nice Cote D’Azur è il fulgido esempio di come per organizzare una kermesse di prima fascia dell’ ATP basti essere armati di buoni sponsor e ottima tenacia organizzativa, considerando l’assenza di un palcoscenico d’eccezione una caratteristica trascurabile.
In Costa Azzurra si sono presentati per scaldare i motori in vista di Parigi Robin Soderling, Fernando Verdasco e Gael Monfils – che ha preferito schierarsi nel torneo di casa anziché rappresentare la Francia nella World Team Cup di Dusseldorf – mentre la pattuglia italiana era ai nastri di partenza con Seppi, Fognini e Starace. L’altoatesino ha esordito domenica, nella prima giornata di gare, sconfiggendo abbastanza nettamente Berrer, mentre il ligure e il campano sono scesi in campo nel pomeriggio del lunedì. Brutta sconfitta per Fognini, patita contro un non irresistibile Chiudinelli. La partenza è stata caratterizzata da un sostanziale equilibrio, anche se il ligure al sesto gioco avrebbe avuto l’opportunità di allungare trovandosi 0-30. Chiudinelli ha offerto un gioco sostanzialmente monocorde, ma quando ha picchiato ha sbagliato di rado. Fabio ha nel proprio repertorio molte più varianti rispetto all’avversario, ma è sembrato arrivare spesso in ritardo sulla palla, L’accellerazione di diritto del ligure avrebbe potuto essere l’arma vincente, ma purtroppo è stata penalizzata da una stentata continuità. Lo svizzero si è dimostrato solido mentalmente e ha chiuso 7-5 la prima frazione. Punto sul vivo Fognini ha reagito d’orgoglio cogliendo l’immediato break e confermandolo nel game successivo, ma poi è stato nuovamente l’avversario a prendere l’inerzia dello scambio non concedendo pause e conquistando meritatamente l’accesso al secondo turno.
Ottima prestazione invece di Potito Starace, che si è sbarazzato dell’insidioso ostacolo Darcis in poco più di un’ora e con soli quattro game concessi all’avversario. Il primo set è stato una battaglia di nervi con i giocatori più volte disturbati dallo speaker del campo centrale – poco distante – e con Potito bravo a salvare due palle break prima di allungare a sua volta e chiudere 6-3. Il belga è stato più esplosivo da fondocampo ma Starace ha dimostrato solidità e sul protrarsi dello scambio ha quasi sempre avuto la meglio. La seconda frazione è stata amministrata senza affanni come dimostra lo score di 6-1 che consente di portare a due i protagonisti azzurri al secondo turno dell’Atp transalpino.
Per Seppi ora ci sarà da superare l’ostacolo Stakhovsky – sulla carta non insormontabile soprattutto in considerazione della superficie – mentre Poto se la vedrà con Lukasz Kubot.
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