Questa settimana una serie di scene che vedono i campioni perdere letteralmente le staffe sfogandosi sui loro atrrezzi. Guarda i video…

di Riccardo Boccia – foto Getty Images

 

AL 3° POSTO

 

Attimi di rabbia

Nelle partite importanti la tensione sale scatenando, in alcuni casi, l’ira dei giocatori. Fernando Gonzalez sta affrontando Roger Federer. Il cileno non è tranquillo e commette doppio fallo. Non ci pensa due volte, sbatte violentemente la racchetta al suolo piegando in due il piatto corde. Il momento di rabbia sembra finito, raccoglie l’attrezzo e si dirige verso la sua postazione per cambiarlo ma… TAC! Un altro colpo prima di arrivare… ormai è in procinto di riporre la racchetta, è tutto finito…  TAAAAAC!!! Un altro colpo ancora più secco! Il pubblico si fa sentire e Fernando, come un maestro d’orchestra, lo dirige ironicamente e prosegue con un’altra botta potente. Ora è davvero giunta la fine e il cileno ripone “con cura” quello che rimane del suo attrezzo nel borsone.

 

 

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AL 2° POSTO

 

Racchetta al… trancio!

In questo video sembra non essere molto soddisfatto dei suo colpi Kristof Vliegen. Durante l’incontro che lo vede contrapposto a Ivan Ljubicic deve cercare disperatamente di annullare un break point sul quattro pari del terzo set. Dopo la battuta lo scambio procede tranquillo, il belga prova a prendere l’iniziativa con un’accelerazione, ma non affiancandosi sufficientemente spara lungo: 5-4 Ljubicic. La rabbia di Vliegen lo porta a sbattere la racchetta violentemente a terra per ben tre volte… con il risultato di ritrovarsi in mano solo il manico! La racchetta è tranciata in due, ma il belga con una ritrovata serenità si china per raccogliere i resti e si dirige verso la sua postazione.

 

 

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AL 1° POSTO

 

Sessanta secondi di pazzia

Non poteva mancare in questa classifica uno dei maggiori esponenti del movimento anti-racchette: Marat Safin . Siamo al terzo set sul parziale di cinque pari 0-30 e il russo al servizio. Gran battuta di Safin che però si fa sorprendere da una risposta profonda e caccia lungo: 0-40. L’ex numero uno al mondo è disperato ma prova a contenere la frustrazione; deve annullare tre break point pesanti. La prima palla si ferma sul nastro, la calma sta scivolando via, tanto che il russo spara una palla in tribuna dal nervoso e ne chiede subito un’altra al raccattapalle con insistenza. La seconda è buona, lo scambio sembra favorevole, Safin attacca bene, tenta una palla corta resa ancora più complicata dal tocco del net, ma Lapentti compie un miracolo e con uno scatto portentoso e buon tocco conquista il punto. Safin perde le staffe e scaraventa la racchetta ai piedi della sua postazione spaccandola in due: il manico rimane ai piedi della panca e il piatto corde arriva quasi in campo.

 

 

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