dal nostro inviato a Parigi Max Grassi – foto Ray Giubilo
“Ho giocato una partita attenta, sapevo di avere una sola strada verso la meta e sono stata brava a percorrerla tutta”. Con queste parole Francesca Schiavone ha spiegato il suo successo su Na Li, cinese (testa di serie n.12 al Roland Garros), veterana del circuito. 6-4 6-2 lo score che proietta la milanese negli ottavi di finale dove troverà Maria Kirilenko prima del possibile quarto tutto azzurro contro Flavia Pennetta (che però deve prima battere la n.3 del mondo Wozniacki).
“All’inizio del secondo set spingevo meno e subito l’altra mi veniva sopra. Lì mi sono detta ‘Sveglia Francesca’ perché era l’unico modo per raggiungere ciò che volevo”. E la sveglia è suonata fortissima visto che la “Schiavo” ha inanellato sei game di fila, spingendo da fondo, giocando dentro al campo senza mai permettere alla Li di rientrare in partita.
“Mi sento più sicura e ho più fiducia in me stessa. L’intensità che metto in qualsiasi cosa faccia è la prova di come sono “focus” sul tennis ed è ciò che mi permette di giocare queste partite e vincere”. E non perde l’occasione per ringraziare coach Barazzutti: “Credo di aver trovato una persona che crede molto in me senza secondi fini. Per me Corrado è un dono. Mi ha dato tantissimo e più di una volta mi ha ‘messo in ordine’ e aiutato a togliermi grandi soddisfazioni”.
“Kirilenko è cresciuta molto quest’anno – conclude Francesca parlando della sua prossima avversaria – ed è un’ottima giocatrice dalla parte del rovescio, serve bene. Sarà una bella sfida”.
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