Da Umag, Cristian Sonzogni
Solo una settimana dopo Amburgo, Andreas Seppi torna in semifinale in un torneo Atp. Lo fa battendo uno dei giocatori più ‘hot’ della stagione, l’austriaco Jurgen Melzer, superato per 6-1 6-4 in un’ora e 6 minuti al termine di una partita pressoché perfetta. Ad impressionare non è stato tanto il primo set, malgrado il punteggio così netto, quanto il secondo. Nel primo Andreas ha giocato bene all’inizio (fino al 3-1), poi ha semplicemente raccolto i regali del suo avversario, già proiettato al secondo parziale. Quando il semifinalista di Parigi ha ripreso a giocare, lì Seppi ha costruito la sua vittoria. L’altoatesino ha mancato una palla break nel primo game, altre tre occasioni sul 3-3 (dopo essere stato sotto 3-0) ma ha sfruttato la chance successiva, giunta al nono game, prima di chiudere sul 6-4. Per Seppi una splendida vittoria che dà un seguito alle ultime buone prestazioni. Si tratta anche di una rivincita su Melzer, che proprio ad Amburgo si era imposto abbastanza agevolmente in due set, per 6-4 6-2, e aveva dominato in precedenza anche a Rotterdam (6-2 6-2). La sfida al vincente tra Dolgopolov e Ferrero, in campo ora, non sembra impossibile. In mattinata, Andreas aveva ben impressionato anche contro Olivier Rochus (battuto per 6-4 6-2), nella sfida degli ottavi posticipata per via della pioggia, che ha costretto gli organizzatori all’annullamento completo della giornata di giovedì. Alle 20 è andato in campo Potito Starace, che ha confermato il pronostico che lo vedeva favorito (malgrado la differenza in classifica) contro un Ljubicic troppo scostante. Il campano è volato 5-1 senza problemi nel parziale d’apertura, prima che il croato riuscisse a entrare nel match, senza però recuperare e chiudendo battuto per 6-4. Equilibrio nella seconda frazione, con un tie-break nel quale Potito è riuscito a rimontare da 3-6 vincendo 5 punti di fila, alcuni dei quali con un aiuto concreto del rivale. Starace ha detto più volte che non ama giocare qui per via delle condizioni troppo lente, ma questa semifinale conferma il suo momento particolarmente positivo.
Intanto, dopo la testa di serie numero 2, è caduta anche la numero 1. Nikolay Davydenko è stato quasi umiliato dall’argentino Chela, che si è imposto per 6-2 6-1 in un’ora e 5 minuti. Un risultato che non è sorprendente per ciò che si è visto in campo, e che aumenta il rammarico per la sconfitta di Simone Bolelli al turno precedente con il sudamericano.
Tornando a Seppi-Melzer, l’unica nota stonata del match è stata la decisione (apparsa a conti fatti clamorosamente errata) di programmare questo incontro sul secondo campo invece che sul Centrale (dove erano impegnati Chela e Davydenko e dove a tarda sera si giocherà persino un doppio). Il Grandstand di Umag, che non dispone di posti per la stampa, era gremito ben oltre la sua capienza con parecchia gente seduta in condizioni di scarsa sicurezza, per il pubblico stesso e per i giocatori. Sul Centrale, invece, pochi spettatori, molti dei quali con ‘vista’ sulla sfida tra Seppi e Melzer, e ben poco interessati alle vincende del russo e dell’argentino.
Ora le semifinali. Oggi dalle 17 Starace-Chela, a seguire Seppi-Ferrero (rivincita della semi dello scorso anno). Due sfide non facili ma possibili per i nostri. Questo risultato è già un piccolo record, perchè due italiani nei primi quattro di una prova Atp non li avevamo da Palermo 2005.