di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Non è mai facile disputare un torneo in cui qualsiasi risultato che non corrisponda al successo finale, viene vissuto come una cocente delusione. Ha dovuto convivere con questa scomoda responsabilità la numero 3 del mondo Caroline Wozniacki, attesissima protagonista della prima edizione del Wta di Copenhagen, capitale della nativa Danimarca. La 20enne di Odense, assente dalle competizioni dal torneo di Wimbledon e dalla sonora batosta subita dalla Kvitova, ha faticato più del previsto lungo il cammino verso la finale, cedendo sempre un set dal secondo turno in avanti e rischiando seriamente l’eliminazione nei quarti, per mano della tedesca Julia Goerges, giunta a due punti dal match e incapace di sfruttare l’opportunità di servire per il match nel terzo parziale.
Anche in finale “Caro”, scesa in campo con delle inedite treccine, ha dovuto fare i conti con la spregiudicatezza di una giocatrice come la ceka Klara Zakopalova che, quando in giornata, è in grado di lasciare sul posto qualsiasi avversaria grazie ai suoi colpi potenti e penetranti. Per informazioni chiedere a Flavia Pennetta, letteralmente dominata in occasione del match di 3° turno a Wimbledon di qualche settimana fa.
Protagonista dell’eliminazione a sorpresa della cinese Na Li (numero 2 del torneo) in semifinale, la “ex Koukalova” ha lasciato il proscenio alla padrona di casa nel primo parziale, vinto agevolmente dalla Wozniacki facilitata nel suo compito dai tanti colpi fuori misura della sua avversaria. Sistemato il mirino, la Zakopalova ha finalmente cominciato a mettere alle corde la danese in apertura di secondo parziale, ottenendo il break sul 2-2 e issandosi fino al 4-2. La Wozniacki ha lasciato sfogare la ceca, prima di riprendere a tessere la sua trama e riportarsi in scia dell’avversaria, rinviando l’epilogo del set al tiebreak. Qui la scandinava vola subito sul 6-1, subisce il ritorno della ceca che annulla 4 matchpoint prima di cedere per 7-5.
Per la Wozniacki si tratta del secondo successo stagionale, dopo quello di Ponte Vedra Beach. Salgono a 8 i titoli vinti in carriera, su 15 finali. Pessimo, invece, il bilancio della Zakopalova, sconfitta oggi per l’ottava volta (su 10) nell’atto conclusivo di un torneo. L’ultimo hurrà risale al 2005 quando si aggiudicò il Wta di Portorose.
Per la Wozniacki quello di Copenhagen è il primo atto di quella che si prospetta un’ estate caldissima per lei, chiamata a difendere il successo di New Haven, ma soprattutto la finale degli US Open. Chi ben comincia…
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