di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Era la prima testa di serie ed il logico favorito del torneo, ma Andreas Seppi non ha solo vinto il Challenger di Kitzbühel: lo ha letteralmente dominato. Per gli avversari solamente le briciole, per l’azzurro la consapevolezza che il periodo buio ormai è alle spalle e che la strada imboccata è proprio quella giusta per ritornare a “piani” decisamente più alti del ranking ATP.
Dopo i “quarti” di Bastad e le due semifinali ad Amburgo e Umago, Andreas Seppi conferma l’ottimo stato di forma di questa estate 2010 con la convincente vittoria nel Challenger di Kitzbühel (€64,000; terra battuta, compresa l’ospitalità). Seppi (no. 56 ATP e 1a testa di serie del seeding austriaco), ha spadroneggiato in lungo e in largo una settimana condizionata dall’instabilità delle condizioni atmosferiche che ha spesso costretto gli organizzatori a stravolgere il programma di gioco. Riprova finale la giornata conclusiva, in cui l’altoatesino ha fatto fuori – (6-2 7-5) in mattinata – l’insidioso uruguayano Pablo Cuevas (83 e 3a testa di serie), per poi liquidare – in meno di un’ora nella finalissima pomeridiana – il sorprendente romeno Victor Crivoi (225). 6-2 6-1 lo score conclusivo per l’azzurro sempre attento e concentrato, con il match che è durato sostanzialmente sino al 2-2 pari del primo parziale.
Seppi ha concesso un solo set in tutta la sette giorni austriaca, nei quarti di finale contro un buon Daniel Koellerer (127). L’austriaco, che aveva eliminato 6-2 6-2 all’esordio l’altro azzurro in gara – Paolo Lorenzi (102 e 8a testa di serie ) – si è ritirato sotto 2-5 nel terzo set, ma sino al 2-2 del medesimo parziale l’incontro è rimasto in bilico. Comode invece le prime due vittorie: 6-3 6-1 al giovane promettente slovacco Martin Klizan (228) e 6-4 6-2 al 32enne ceco Jiri Vanek (503, ma un passato da top 100). Da segnalare anche la sconfitta la primo turno della wild-card Thomas Muster. Il “guerriero” ha ceduto 4-6 4-6 al giamaicano Dustin Bown (99 e 6a testa di serie).
Per Seppi si tratta del terzo Challenger vinto in carriera, il primo non in Italia: nel 2008 aveva trionfato a Bergamo, l’anno scorso a San Marino. Dopo un mese intenso e ricco di soddisfazioni, l’altoatesino si prenderà un periodo di meritato riposo: lo ritroveremo a New Haven, una settimana prima dell’US Open. Mantenendo l’aggressività di gioco e la cattiveria “tennistica” che ha dimostrato in queste quattro settimane, l’allievo di Max Sartori potrà certamente essere protagonista anche sul cemento statunitense.
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