dalla nostra inviata a New York Roberta Lamagni – foto Ray Giubilo
Schiavone, Pennetta, Errani, Vinci, Garbin, Brianti e Camerin: l’Italdonne al completo, o quasi.
Ad eccezione di Romina Oprandi, tutte le azzurre scenderanno in campo in questo lunedì di apertura dell’ultimo Slam stagionale. Protagoniste nei match inaugurali, in quelli di fine giornata e, perché no, persino nella prestigiosa sessione serale sull’Arthur Ashe Stadium. Ma andiamo con ordine…
L’onore di aprire le danze sul Grandstand (ore 11, 17 in Italia) è tributato alla campionessa del Roland Garros 2010 Francesca Schiavone. Dall’altra parte della rete la giapponese Ayumi Morita, 20 anni (10 in meno della nostra), numero 83 Wta. Un sorteggio soft per la milanese, reduce da un delicato periodo di “rimbalzo”; un’ottima occasione per acquisire confidenza, entrare in palla e prepararsi a turni più impegnativi. Per la Schiavo è vietato sbagliare.
Contemporaneamente, Sara Errani e Tathiana Garbin si sfideranno sul campo numero 15. Altra battaglia tra generazioni, seppur tutta in casa Italia: la giovane Sarita contro la veterana Tax, giunta al suo 14esimo anno da Pro e alla 44esima partecipazione Slam. 1 a 1 i precedenti tra le due, datati 2006 e 2007 e disputati su terra battuta: attendibilità, dunque, inesistente. Trattandosi di un derby, l’emotività giocherà un ruolo decisivo.
In gara alle 17 anche Maria Elena Camerin, conquistatasi questa chance attraverso il tabellone di qualificazioni. Il sorteggio l’ha premiata con un’avversaria più che abbordabile, l’australiana Sophie Ferguson, numero 117 Wta e all’esordio a New York. Un’eventuale vittoria di Maria Elena potrebbe portare a un secondo derby, dato che a Schiavone e Camerin sono stati riservati posti “adiacenti”.
Poi qualche attimo di respiro, in attesa che Robertina Vinci “inauguri” insieme a Venus Williams il catino più grande del mondo, l’Arthur Ashe Stadium. A ritroso negli anni Jankovic, Safina (seppur al secondo turno) e Sharapova: questi gli abbinamenti capitati alla tarantina a Flushing Meadows dal 2007 ad oggi. Una Williams mancava a comporre la primiera… “fortuna” che Serena abbia dato forfait!
Nel tardo pomeriggio in campo anche Alberta Brianti e Pauline Parmentier, 105 Wta, con cui la nostra ha un bilancio favorevole di 2 a 0. Un secondo turno a New York significherebbe un’importante boccata d’ossigeno per la classifica della parmense, “zoppicante” negli ultimi mesi dopo un ottimo avvio di stagione segnato dal terzo turno all’Australian Open.
Infine, last but not least (ultima ma non per importanza, tutt’altro), Flavia Pennetta contro la sconosciuta Irina Falconi, qualificata statunitense dal cognome decisamente italianeggiante. Poco più di vent’anni per la numero 385 del mondo. Con un’avversaria di questo calibro si spera che quantomeno il piede dolorante di Flavia ne approfitti per accelerare il recupero.
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