Dopo Golubev, il Kazakhstan festeggia un altro titolo con un altro russo naturalizzato. In doppio si impongono Bracciali e Starace…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Opposto per la seconda volta in un mese ad un avversario kazako nella finale di un torneo Atp, questa volta Mikhail Youzhny deve arrendersi. In quella San Pietroburgo che l’aveva visto trionfare nel 2004, e giungere in finale nel 2002, Misha vede svanire una ghiotta occasione per limare il distacco nella Race da coloro che lo precedono nella lotta per un posto al Master.

 

A sconfiggere il numero 1 del seeding non è stato il solito Andrey Golubev (battuto un mese fa a Kuala Lumpur), autentico eroe nazionale in patria dopo la vittoria dell’Atp500 di Amburgo e l’impresa in Coppa Davis sulla Svizzera, bensì un altro “cosacco” di importazione, Mikhail Kukushkin, numero 88 del mondo, che prima di questa settimana poteva vantare a livello Atp solo una semifinale, colta a Mosca nel 2009.

 

In finale Kukushkin ha approfittato di una prestazione non certo all’altezza del suo più titolato avversario. Poco incisivo con il servizio, troppo falloso con il dritto, Youzhny non riesce a disegnare le solite traiettorie con il rovescio.

 

ll kazako, per contro, non fa nulla di speciale, ma attua il suo piano tattico privo di fronzoli, in attesa dell’errore altrui. Il break nel 5° gioco decide la prima frazione in favore di Kukushkin che se lo aggiudica per 6-3. Molto più combattuto è il secondo parziale. Youzhny fin dal primo game mette in difficoltà l’avversario nei suoi turni di battuta, strappandogli per la prima volta il servizio nel terzo gioco. L’ex russo reagisce immediatamente recuperando il break (2-2), con Youzhny che sembra essere sofferente alla schiena. Sul 5-5 “Misha” rimette il naso avanti, strappando nuovamente il servizio, ma, come era successo in precedenza, non riesce a consolidare il vantaggio. L’ennesimo errore di dritto del moscovita consente a Kukushkin di rifugiarsi nel tiebreak. Il “cosacco” lo domina per 7 punti a 2 e dopo 2 ore e 26 minuti può esternare tutta la sua gioia. Mikhail è il quinto giocatore a vincere il suo primo titolo in carriera nel 2010, dopo Isner, Gulbis, Troicki e il connazionale Golubev che a luglio aveva regalato al Kazakhstan il primo successo in un torneo Atp.

 

Per l’Italia giungono buone notizie dal torneo di doppio che ha visto il successo di Daniele Bracciali e Potito Starace, in finale per 76(6) 76(5) sulla coppia indo-pakistana formata da Bopanna e Qureshi, finalisti ai recenti US Open. E’ la prima volta che i due si impongono in coppia a livello Atp. Per Starace è il quarto successo in carriera, dopo i titoli di Kitzbuhel e Acapulco nel 2007 e Mosca nel 2008. Bracciali si era imposto solo una volta, nel defunto torneo di Milano del 2005, in coppia con Giorgio Galimberti.

 


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